Lotta al terrorismo, Giubileo, Istituzioni
Intervista al Presidente Mattarella pubblicata dal Messaggero.
Presidente Mattarella, lei sedeva in prima fila a San Pietro per l'apertura della Porta Santa. Quali pensieri ha fatto in quei momenti sulle ipotesi di attentati terroristici in Italia con l'inizio del Giubileo?
«In questo periodo, ormai da anni, il pericolo è, purtroppo, presente come abbiamo visto a Parigi e, prima ancora, a New York, a Londra, a Madrid, a Tunisi e in tanti altri luoghi di continenti diversi.
Presidente Mattarella, lei sedeva in prima fila a San Pietro per l'apertura della Porta Santa. Quali pensieri ha fatto in quei momenti sulle ipotesi di attentati terroristici in Italia con l'inizio del Giubileo?
«In questo periodo, ormai da anni, il pericolo è, purtroppo, presente come abbiamo visto a Parigi e, prima ancora, a New York, a Londra, a Madrid, a Tunisi e in tanti altri luoghi di continenti diversi.
Primarie e coalizione
Per Debora Serracchiani, intervistata da La Stampa (file PDF) se il Pd perdesse le amministrative, l'azione del governo non dovrebbe subire un contraccolpo. "Sfide così alte come la riforma costituzionale o della giustizia, sullo sfondo di una situazione internazionale come quella che conosciamo, non si fermano davanti alle amministrative", dice.
Su Milano, Serracchiani spiega che "c'è tempo per ragionare sui candidati, bisogna prima capire lo schema di gioco. Ma certo Sala è un ottimo candidato, ha gestito un evento complesso e conosce la città".
Politica estera, economia e crescita, elezioni amministrative
Francia, Germania e Gran Bretagna si stanno muovendo sul fronte della guerra all’Isis. Noi siamo l’unico grande Paese europeo fermo, presidente Renzi qual è la strategia?
«La posizione dell’Italia è chiara e solida. Noi dobbiamo annientare i terroristi, non accontentare i commentatori. E la cosa di cui non abbiamo bisogno è un moltiplicarsi di reazioni spot senza sguardo strategico. Tutto possiamo permetterci tranne che una Libia bis».
Primarie: no ad argomenti che non riguardano la città
Per quanto riguarda le primarie milanesi, bisogna sgombrare il campo da argomenti che non hanno a che fare con il confronto per la città. Nessuno è divisivo e tutti sono divisivi. Nessuno deve fare l'esame del sangue agli altri e decidere chi può partecipare o no. Se sgombriamo il campo da tutto questo, facciamo un grande servizio al centrosinistra e alla città. Stiamo organizzando delle primarie aperte come ci siamo impegnati a fare, e più candidati ci sono, di valore, meglio è. Penso che ne arriveranno presto altri, oltre ai tre che già ci sono faranno una riflessione e poi decideranno i cittadini.