Verrebbe da provare compassione per Roberto Speranza, povero ragazzo che una sfortunata serie di circostanze ha messo in un ruolo che va molto al di là delle sue capacità e della sua intelligenza, ambedue tristemente limitate.
Ma la compassione cede il passo all'irritazione nel momento in cui, nel bel mezzo del difficile passaggio parlamentare del DDL sulle unioni civili, in piena turbolenza finanziaria, con crescenti problemi circa il proseguimento o l'interruzione del processo comunitario europeo, con l'incombente minaccia del terrorismo internazionale, tutto quello che il cosiddetto capo della cosiddetta sinistra interna del PD sa tirar fuori è che la strategia sua e del suo gruppo è interamente volta alla riconquista del Partito, per le questioni di governo se la veda Renzi.
Effettivamente, visto il nulla»