Milano capitale dei capitali al servizio delle imprese
Milano capitale dei capitali al servizio delle imprese. Il 2016 è iniziato nel peggiore dei modi per i mercati finanziari. Piazza Affari, dopo essere stata, nel 2015, la regina d’Europa da gennaio ad oggi ha lasciato sul terreno il 25%. Ma il ribasso, dai massimi dell’anno precedente, arriva al 35%. Torna quindi la sfiducia tra gli investitori ma soprattutto la diffidenza verso i mercati finanziari visti come luoghi imprevedibili e dominati dalla speculazione piuttosto che uno strumento a servizio delle imprese. Eppure il Mercato rappresenta una valida alternativa di finanziamento per il tessuto economico italiano a caccia di risorse per dare vita ai propri progetti.
La pesante eredità della crisi economica con oltre 200 miliardi di crediti problematici continua a rallentare, nonostante l’impegno della BCE e del Governo, il ritorno su livelli “normali” della capacità di erogare credito del sistema bancario.
Secondo l’ultimo rapporto della Banca d’Italia a dicembre i prestiti erogati al settore privato sono calati dello 0,3% su base annua. Ma secondo il barometro CRIF nell’anno appena concluso la richiesta di prestiti da parte delle imprese è aumentata del 4,5% rispetto al 2014, +8,1% solamente nell’ultimo trimestre dell’anno.
La pesante eredità della crisi economica con oltre 200 miliardi di crediti problematici continua a rallentare, nonostante l’impegno della BCE e del Governo, il ritorno su livelli “normali” della capacità di erogare credito del sistema bancario.
Secondo l’ultimo rapporto della Banca d’Italia a dicembre i prestiti erogati al settore privato sono calati dello 0,3% su base annua. Ma secondo il barometro CRIF nell’anno appena concluso la richiesta di prestiti da parte delle imprese è aumentata del 4,5% rispetto al 2014, +8,1% solamente nell’ultimo trimestre dell’anno.
Domanda e offerta di capitali non riescono quindi a incontrarsi attraverso il canale bancario. Un fattore di debolezza per il nostro sistema economico che dipende, per oltre l’80% del proprio fabbisogno finanziario, dagli istituti di credito. Negli altri Pesi Europei questo rapporto è diverso: il 60% nel caso dell’Europa continentale, il 40% nel Regno Unito. Per ridurre la distanza giocherà un ruolo determinante la tecnologia. E Milano potrebbe diventare il luogo dove sperimentare e creare le condizioni per lo sviluppo di una piattaforma di mercato dove imprese, in particolare innovative, e capitale di rischio si possano incontrare in modo efficace, efficiente e senza finalità speculative.
La provincia di Milano è la capitale delle startup, secondo le rilevazioni del MISE: a fine dicembre accoglieva il 14,70% di tutte le imprese innovative del Paese quasi il doppio rispetto alla provincia di Roma, al secondo posto. La domanda di capitali di rischio da parte delle startup è fortissima dal momento che, non producendo ancora stabilmente flussi di cassa, non sono considerate bancabili. Le startup hanno quindi imparato a rivolgersi altrove soprattutto canali alternativi. Nel 2015 hanno raccolto oltre 80 milioni di euro da fondi di investimento specializzati e/o privati mentre nel mese di gennaio 2016, secondo i dati rilevati dal sito Startup Italia!, 7,2 milioni di euro. Nello stesso periodo dell’anno precedente era stato raccolto “zero”.
Tra le forme di finanziamento “alternative” di successo c’è l’Equity Crowdfunding, ovvero la raccolta di capitali rischio attraverso internet. In Inghilterra il tasso di raccolta è di un milione di sterline al giorno, con centinaia di imprese, non solo innovative, che si finanziano con le risorse dei privati. In Italia i numeri sono decisamente inferiori: 2 milioni in tutto il 2015, ma comunque il doppio del 2014. Il Governo italiano ha impostato una strategia chiara a sostegno di queste forme di finanziamento con un quadro regolatorio unico in Europa. Milano ha le caratteristiche per sfruttare questa opportunità ponendosi, anche attraverso la propria Borsa, al centro dello sviluppo di una piattaforma nazionale che sfrutti le opportunità offerte dalle tecnologie. Un progetto che dovrebbe essere sostenuto dalla prossima amministrazione comunale. L’obbiettivo? Creare un ecosistema ancora più favorevole allo sviluppo delle imprese innovative e di conseguenza attrarre talenti a Milano. Un tassello importante nell’ambito della strategia per la creazione di quella “città dei giovani” punto di riferimento in Europa, di cui ha parlato spesso il candidato Sindaco Beppe Sala.
Di questo si parlerà in una conferenza che si terrà il prossimo 17 febbraio alle ore 16:00 presso la Borsa Italiana alla presenta di esperi, esponenti del Governo e del Parlamento dal titolo: «L’Equity Crowdfunding: opportunità di investimento, raccolta di capitali e sviluppo del mercato secondario». Un’iniziativa aperta a tutti e alla quale ci si può iscrivere cliccando qui.
Il futuro di Milano è ancora tutto da scrivere.
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