A che punto è la notte
“A che punto è la notte?”. È la frase con la quale si apre il secondo atto del Macbeth di Shakespeare e, conseguentemente, il titolo di un libro degli indimenticati Fruttero e Lucentini. Il Partito democratico di Spello, magnifico luogo italiano dove il 10 febbraio del 2008 presentai l’identità dell’allora nascente Pd, mi ha invitato a parlare, alla festa de l’Unità, partendo da questa frase. Già la sera precedente a Pesaro e prima ancora a Bologna mi aveva colpito la quantità di persone e di attenzione che ha accompagnato incontri nei quali non si parlava di attualità politica, non si entrava nelle polemiche del giorno dato.
ASST Nord Milano
Troppa lentezza nell’attuazione della riforma sociosanitaria e troppe incertezze nell’ASST Nord Milano, l’azienda sociosanitaria territoriale che comprende il Bassini di Cinisello Balsamo e l’ospedale di Sesto San Giovanni. Per questa ragione ho scritto un’interrogazione all’assessore al welfare Giulio Gallera.
L’ASST del Nord Milano ha ancora troppi punti interrogativi a partire dal fatto che i servizi territoriali, come ad esempio i consultori e i servizi per la salute mentale, che facevano riferimento ai distretti 6 e 7 dell’ex Asl oggi non sono stati assegnati all’ASST, con il rischio di sguarnire il territorio che ha anche il problema di non ricomprendere l’area facente capo a Paderno Dugnano, che oggi è, a dispetto della funzionalità, nell’ASST Rhodense.
Una lezione a chi preferisce le guerre tra poveri
Articolo pubblicato da Huffington Post.
Questa mattina sono andato a trovare i ragazzi ospiti dello Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) per minori gestito da Villa Amantea a Trezzano sul Naviglio e Buccinasco, grazie alla decisione dei due sindaci di mettere a disposizione di questo progetto due beni confiscati alle mafie.
Questa mattina sono andato a trovare i ragazzi ospiti dello Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) per minori gestito da Villa Amantea a Trezzano sul Naviglio e Buccinasco, grazie alla decisione dei due sindaci di mettere a disposizione di questo progetto due beni confiscati alle mafie.
Due case utilizzate dalle famiglie ‘ndranghetiste come base per i loro traffici ora ospitano giovani che sono arrivati dall'Africa e sono senza famiglia.
Due famiglie, una senegalese e una italiana, vivono con loro.
Trenta mesi di Governo
Proponiamo le trenta slide sui trenta mesi di Governo Renzi»