Marò: Reagire a ogni livello

"Un episodio molto grave: il nuovo rinvio è un atto inaccettabile, un'offesa non solo ai due militari italiani ma all'intero Paese. L'ipotesi di trattare i due Marò come terroristi, e conseguentemente di trattare l'Italia come un paese terrorista, e' irricevibile".
Secondo Fiano, la Farnesina ha fatto bene
Parto senza dolore, nuove regole in Regione

Politica all’altezza

Nel giro di pochissime ore tutto cambia. Tutto, ma proprio tutto. E su tutto cambia il Governo! Oplà, nel giro di settantadue ore la polemica si alza, il PD riprende la sua vocazione al litigio interno, Letta si dimette, iniziano le consultazioni, si presume che Napolitano affiderà a Renzi l’incarico per formare un nuovo governo. I ben informati dicono che già a metà della settimana ci sarà il voto di fiducia.
Preparatevi a una mia cronaca in diretta
Morti di carcere

Francesco, 52 anni, si è tolto la vita il 6 gennaio, incastrando una camicia nella cerniera della porta del bagno di Rebibbia, a Roma. Non è stato il primo suicidio del 2014 nelle carceri italiane. Già nel pomeriggio del 3 gennaio, nell’istituto penitenziario di Ivrea, si era suicidato un uomo, anche lui italiano e di nome Francesco, più giovane di dieci anni. Ha attorcigliato un sacchetto dell’immondizia e lo ha fatto passare attraverso le sbarre del bagno interno alla cella, creando così un cappio. Poi ha infilato la testa e si è lasciato andare.
Queste prime morti sono parte di una serie che, lo dicono le statistiche da oltre un decennio, arriverà a una cifra oscillante tra le quaranta e le sessanta o, magari, le settanta unità nei prossimi dodici mesi.