Parità? Ma va!

Non se ne sa molto, ma quanto basta per essere colpiti. Le vicende interne dei Cinquestelle continuano a tenere banco anche al Senato. Si parla di gente in lacrime, di violenze verbali, di minacce. Non so quanto sia vero. So, però, che almeno cinque senatori Cinquestelle hanno dato le dimissioni e forse si apprestano a formare un gruppo nuovo. Uno di loro è anche intervenuto in Aula dichiarando che la sua adesione al movimento non contemplava processi kafkiani come quelli a cui sono stati sottoposti i dissidenti, compresa l’espulsione online.
Il presidente di turno, Calderoli
Persa un'occasione

Nella consapevolezza che le cittadine e i cittadini attendono, da anni, una nuova Legge elettorale e questa rappresenta una priorità per il PD e per il Paese, si è tuttavia persa un’occasione storica di fare un significativo passo in avanti sul terreno della democrazia paritaria nella massima Assemblea rappresentativa. E ciò avrebbe rappresentato un precedente fondamentale per tutti i livelli istituzionali e accelerato un cambiamento anche nella società.
La democrazia paritaria è lontana

che promuovono un riequilibrio
Nel Pse liberi da ipoteche ideologiche

Alcuni osservatori si sono stupiti della rapidità con cui la Direzione nazionale del Partito democratico ha deliberato nei giorni scorsi l’adesione al Partito del Socialismo europeo: la sorpresa evidentemente derivava dal ricordo delle lunghe, aspre e tediose discussioni svoltesi dal 2007 in poi – ossia dall’atto della costituzione del Pd – sulla collocazione europea del partito, che spesso veniva evocata come una sorta di giudizio di Dio sull’autenticità o meno della vocazione riformista e progressista del nuovo soggetto politico.