Referendum, un'occasione persa
L’esito del referendum è chiarissimo: 59% no, 41% sì. Si tratta, secondo me, di un’occasione persa. Bisogna però ricordare che la democrazia del popolo che si esprime è sempre la più alta forma di democrazia e, in quanto tale, va sempre rispettata.
Permettetemi però una riflessione sull’ occasione persa. Purtroppo il vero oggetto del quesito referendario è stato valutato dagli italiani in maniera residuale, mentre il voto si è concentrato su di un giudizio inerente il Governo. Il referendum si è trasformato, così, in una consultazione sintetizzabile nel “Renzi Sì” contro il “Renzi No”. Può un referendum costituzionale così determinante diventare un giudizio politico sul Presidente del Consiglio? A mio avviso no, è fuorviante.
I dodici mesi più difficili dell'UE
Invitiamo a leggere l’editoriale di Patrizia Toia (Capo delegazione PD al Parlamento Europeo) sulle vicende del terrorismo internazionale e la difesa europea, pubblicato da L’Unità (file PDF)»
Per seguire l'attività dell'On. Patrizia Toia: sito web - pagina facebook
Col No ho perso anch'io
"Non mi nascondo dietro un dito. Ho creduto da lunghissimo tempo nella necessità di una revisione in punti cruciali della seconda parte della Costituzione repubblicana" e "aver visto fallire, lo scorso 4 dicembre, il terzo o quarto tentativo di riforma è certamente stata una sconfitta anche per me". Lo dice in un'intervista al Messaggero il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. "Da quando è partita la campagna elettorale, con smisurato anticipo e procedendo per un inusitato tempo di svolgimento, c'è stata una corrente di opinione e politica che almeno apparentemente non ha negato la necessità di una revisione della seconda parte della Carta ma ne ha drasticamente criticato e rifiutato il testo di legge in cui si era concretizzata in Parlamento la riforma da molti non negata in principio", osserva.
Poesia di Natale 2016
L’Associazione Democratici per Milano augura a tutti un Buon Natale.
Pubblichiamo una Poesia inviataci da Francesco Lena:
Anche quest’anno è arrivata la festa più bella, il Natale, porta sempre gioia e fa sognare,
ricordando la nascita di Gesù Bambino con la sua luce, ci apra gli orizzonti e una società più giusta si possa realizzare.
Questa festa speciale, porta freddo e neve e le bellezze della natura da ammirare,
da coltivare, rispettare, un’ equa distribuzione delle risorse e ogni persona abbia il pane da mangiare.
Questa simpatica festa, ci doni l’impegno per far si che i bambini non siano sfruttati e maltrattati,
ma possano avere il diritto di giocare, vivere sereni, con bontà e affetto essere amati.