Premio alla coalizione

Il ministro della Cultura Dario Franceschini propone le «primarie» per evitare la scissione nel Pd. E vede nel «premio di maggioranza alla coalizione e non più alla lista» il punto di mediazione con Forza Italia e Ncd sulla legge elettorale, «che potrebbe essere l’ultimo atto della legislatura».
Un tempo sarebbe bastato poco per delineare il perimetro di una mediazione politica. Da un lato offrendo ai centristi e a Berlusconi un cambio della legge elettorale, «spostando il premio di maggioranza alla coalizione e non più alla lista», così da chiudere l’intesa bipartisan in Parlamento.
Non abbiamo perso tempo

Il PD pensi all'Italia
Si è aperta in questi giorni una discussione importante dopo il voto referendario che rischia di essere segnata da strumentalismi, posizionamenti e polemiche, invece che da una riflessione sul contesto e sulla proposta del PD.
Dal voto referendario e da quello delle scorse amministrative emergono due nodi politici che non possiamo più non approfondire se vogliamo rafforzare il progetto del PD.
Il primo riguarda i mutamenti politici figli delle grandi trasformazioni prodotte dalla crisi, dai fenomeni migratori, determinati dalla implosione di tanti Stati africani, dalle guerre, e dall'aumento delle diseguaglianze anche in Europa.
C’è spazio per un Ulivo 2.0?

Il dibattito che in questi giorni si è aperto intorno al cosiddetto “nuovo Ulivo” è a dir poco surreale: se è comprensibile la nostalgia di Romano Prodi per un periodo storico che lo vide protagonista e che effettivamente segnò un importante tappa del riformismo italiano ed europeo, un po’ meno comprensibile è la serie di malintesi – se non di vere e proprie mistificazioni – che sta accompagnando questo dibattito.