Ora rifondare l’UE

Invitiamo a leggere l’intervento di Piero Fassino pubblicato da La Stampa (file PDF)» per un nuovo inizio per l'Europa da Ventotene, con al centro flessibilità e sviluppo, emergenza migrazione, Siria e Libia.
Invitiamo a leggere anche l’intervista di Piero Fassino pubblicata da Repubblica (file PDF)» sul tema del Referendum.
"Ogni dirigente del partito, tanto quelli schierati per il Sì che quelli per il No, sia consapevole che il Pd non può fallire perché è l'Italia che rischia il baratro". Lo dice a Repubblica Piero Fassino. "Non mi auguro nessuna scissione", sottolinea l'ex sindaco di Torino, "perché sarebbe una sconfitta per tutti. E in ogni caso chi negli ultimi anni ha tentato di fondare nuovi partiti ha raccolto briciole perché l'ultima cosa che ha oggi in Italia un mercato è fare partiti nuovi".
"Ogni dirigente del partito, tanto quelli schierati per il Sì che quelli per il No, sia consapevole che il Pd non può fallire perché è l'Italia che rischia il baratro". Lo dice a Repubblica Piero Fassino. "Non mi auguro nessuna scissione", sottolinea l'ex sindaco di Torino, "perché sarebbe una sconfitta per tutti. E in ogni caso chi negli ultimi anni ha tentato di fondare nuovi partiti ha raccolto briciole perché l'ultima cosa che ha oggi in Italia un mercato è fare partiti nuovi".
Non ci difenderemo alzando muri

Ventotene

Dai simboli alla concretezza: ci vuole visione, ci vuole coraggio, ci vuole volontà.
Fa ben sperare in un momento così buio per l’Europa vedere l’immagine dei tre leaders europei che ripartono da dove l’Europa è nata. Il sogno e gli ideali sono essenziali per arrivare a risposte concrete, perché le risposte concrete sono molto difficili e richiedono coraggio.
Grazie a Matteo Renzi e a tutti quelli che vogliono credere e lavorare per una vera Unione Europea.
La Lega ha tagliato investimenti in sicurezza

Lui quando era al governo come Lega, a quei servitori dello Stato a cui noi dobbiamo la nostra vita, ha tagliato le assunzioni, gli investimenti, la manutenzione, i mezzi, ha congelato gli stipendi, sottratto i soldi del riordino delle carriere, etc etc.
Il tutto per 4 miliardi di tagli in tre anni, il tutto documentato euro per euro.