Il problema principale delle democrazie europee non è il populismo, ma la crisi della rappresentanza politica, di cui il populismo è un effetto. L’interruzione del processo di democratizzazione delle istituzioni dell’Unione chiarisce l’orizzonte continentale della crisi. La quale, tuttavia, ha in origine ragioni interne agli stati nazionali, connesse al mancato ripensamento dei partiti politici dopo il crollo del muro di Berlino. Venuta meno la contrapposizione tra il blocco occidentale e quello sovietico, la dialettica partitica europea non ha saputo ripensare e riorganizzare se stessa. E’ stato un fallimento clamoroso. A cui segue oggi l’indebolimento della dinamica della delega politica, dinamica irrinunciabile per la democrazia rappresentativa, pena l’eclissi stessa del regime democratico.
La lezione americana»