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Referendum e legge elettorale

Written by Lorenzo Guerini, Debora Serracchiani, Ettore Rosato.

Lorenzo Guerini, Debora SerracchianiInvitiamo a leggere le interviste di Lorenzo Guerini, Debora Serracchiani e Ettore Rosato rilasciate rispettivamente a Il Giorno,  Il Messaggero e Il Corriere della Sera sui temi della riforma istituzionale, referendum costituzionale, legge elettorale e Partito Democratico.

"La rappresentazione di un Pd perennemente diviso è una forzatura. Sulla riforma costituzionale alcuni colleghi hanno annunciato il loro no. Scelta che non condivido, ma che rispetto, difficile da spiegare: alcuni di loro avevano votato sì in Aula. Nel Pd il diritto al dissenso è garantito, ma non si può chiederci di avere un atteggiamento neutrale sul referendum. Il Pd è schierato per il sì a una riforma voluta, costruita, votata per cambiare in meglio l'architettura istituzionale del Paese".
Lo afferma il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini in un'intervista al "Quotidiano Nazionale". I parlamentari del no aumenteranno li caccerete?", chiede il giornalista. "Sono certo che non accadrà - replica Guerini -. Alcune modifiche sono state proposte proprio dalla minoranza Dem. Nel Pd c'è dialettica interna e nessuno caccia nessuno, ma la stragrande maggioranza del partito, dei suoi dirigenti e militanti, è a favore di questa riforma". Comunque, aggiunge, "escludo la nascita di comitati per il no da parte di parlamentari o dirigenti del Pd". Per quanto riguarda la richiesta della minoranza Dem di cambiare la legge elettorale, secondo il vicesegretario "il tentativo di mischiare la campagna referendaria con la legge elettorale è sbagliato: crea confusione nei cittadini. Molti pensano che si voti sulla legge elettorale! Così non è: si vota sulla riforma costituzionale. L'Italicum è ormai legge ed è stato votato dal Parlamento. E' una buona sintesi tra rappresentanza e governabilità. Non vedo alcuna urgenza di cambiarlo, ma non ci sottraiamo al confronto. Ci si presentino proposte congrue, dotate di numeri sufficienti e il Pd farà la sua parte. Inviterei però tutti, a partire dalla sinistra Pd, a lavorare per cambiare quello che c'è da cambiare davvero: la legge elettorale, questa sì ancora da fare, per la composizione del nuovo Senato e l'elettività dei senatori".  
Lorenzo Guerini: Tutti per il sì - Il Giorno (pdf)»

Debora Serracchiani"Il Pd, e lo ha ribadito in tutte le occasioni, non può essere neutrale rispetto ad una riforma che ha scritto, votato e difeso in Parlamento. Siamo inoltre assolutamente convinti che siano le riforme che aspetta da decenni il Paese". Lo afferma al Messaggero, Debora Serracchiani, vicesegretario Pd, che sui dieci parlamentari dem che si sono schierati ufficialmente per il no al referendum, afferma: "Intanto segnalo che otto su dieci hanno votato la riforma costituzionale in tutti i passaggi. Il Pd, e lo ha ribadito in tutte le occasioni, non può essere neutrale rispetto ad una riforma che ha scritto, votato e difeso in Parlamento. Siamo inoltre assolutamente convinti che siano le riforme che aspetta da decenni il Paese". Alla domanda se si aspettava una presa di posizione così esplicita, Serracchiani replica: "Non si tratta di una sorpresa. E' una posizione legittima ma non è quella del Partito Democratico. Ciò non toglie che stiamo parlando della Costituzione ed è comprensibile che ci siano punti di vista diversi". Quindi nessun provvedimento nei confronti dei parlamentari che hanno rivisto le loro scelte? "No, no - sottolinea Serracchiani - ma lo abbiamo detto in direzione nazionale ancora prima che ci fosse il loro documento e ribadito più volte".
Debora Serracchiani: Nessuna iniziativa del Governo per cambiare la legge elettorale - Il Messaggero (pdf)»

Ettore Rosato"Non posso pensare che ci siano dirigenti del Pd che danno uno schiaffo del genere ai nostri elettori". Lo dice Ettore Rosato, capogruppo del Pd alla Camera, in un'intervista al Corriere della sera, all'indomani dell'annuncio della minoranza Pd di No al referendum se non cambierà la legge elettorale. "Sono convinto - sottolinea - che troveremo insieme le modalità per continuare il lavoro che abbiamo iniziato". "Serve coerenza e senso di responsabilità da parte di chi la riforma costituzionale l'ha già votata. A me sembra che cambiare idea dopo sei letture tra Camera e Senato abbia un sapore che non c'entra nulla con la riforma", afferma Rosato. "Gli ultimatum sono sbagliati e non aiutano ad affrontare il tema della legge elettorale, che non va messo insieme alla Costituzione". "Penso che sia un suicidio provare" a cambiare l'Italicum, sottolinea, "da soli. Se ci sarà una maggioranza per migliorare la legge, deve essere costruita anche insieme alle opposizioni. Abbiamo sentito i No dei Cinque stelle, di Forza Italia e di Sel, pensare di poterlo fare senza numeri, prima del referendum, è evidentemente una discussione che non porta a niente". "Vincere il congresso facendo male all'Italia mi sembra una strategia sbagliata", prosegue ancora Rosato. Dopo Renzi non c'è il diluvio, ha detto Speranza. "Potrei dire che neanche le elezioni anticipate sono il diluvio, ma vinceremo il referendum e il governo Renzi, il più forte che questa legislatura può esprimere, continuerà fino al 2018".
Ettore Rosato: Siamo Responsabili. Troveremo il modo di lavorare insieme - Il Corriere (pdf)»
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