Referendum e legge elettorale

"La rappresentazione di un Pd perennemente diviso è una forzatura. Sulla riforma costituzionale alcuni colleghi hanno annunciato il loro no. Scelta che non condivido, ma che rispetto, difficile da spiegare: alcuni di loro avevano votato sì in Aula. Nel Pd il diritto al dissenso è garantito, ma non si può chiederci di avere un atteggiamento neutrale sul referendum. Il Pd è schierato per il sì a una riforma voluta, costruita, votata per cambiare in meglio l'architettura istituzionale del Paese".
Lo afferma il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini in un'intervista al "Quotidiano Nazionale". I parlamentari del no aumenteranno li caccerete?", chiede il giornalista. "Sono certo che non accadrà - replica Guerini -. Alcune modifiche sono state proposte proprio dalla minoranza Dem. Nel Pd c'è dialettica interna e nessuno caccia nessuno, ma la stragrande maggioranza del partito, dei suoi dirigenti e militanti, è a favore di questa riforma". Comunque, aggiunge, "escludo la nascita di comitati per il no da parte di parlamentari o dirigenti del Pd". Per quanto riguarda la richiesta della minoranza Dem di cambiare la legge elettorale, secondo il vicesegretario "il tentativo di mischiare la campagna referendaria con la legge elettorale è sbagliato: crea confusione nei cittadini. Molti pensano che si voti sulla legge elettorale! Così non è: si vota sulla riforma costituzionale. L'Italicum è ormai legge ed è stato votato dal Parlamento. E' una buona sintesi tra rappresentanza e governabilità. Non vedo alcuna urgenza di cambiarlo, ma non ci sottraiamo al confronto. Ci si presentino proposte congrue, dotate di numeri sufficienti e il Pd farà la sua parte. Inviterei però tutti, a partire dalla sinistra Pd, a lavorare per cambiare quello che c'è da cambiare davvero: la legge elettorale, questa sì ancora da fare, per la composizione del nuovo Senato e l'elettività dei senatori".
Lorenzo Guerini: Tutti per il sì - Il Giorno (pdf)»
Lo afferma il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerini in un'intervista al "Quotidiano Nazionale". I parlamentari del no aumenteranno li caccerete?", chiede il giornalista. "Sono certo che non accadrà - replica Guerini -. Alcune modifiche sono state proposte proprio dalla minoranza Dem. Nel Pd c'è dialettica interna e nessuno caccia nessuno, ma la stragrande maggioranza del partito, dei suoi dirigenti e militanti, è a favore di questa riforma". Comunque, aggiunge, "escludo la nascita di comitati per il no da parte di parlamentari o dirigenti del Pd". Per quanto riguarda la richiesta della minoranza Dem di cambiare la legge elettorale, secondo il vicesegretario "il tentativo di mischiare la campagna referendaria con la legge elettorale è sbagliato: crea confusione nei cittadini. Molti pensano che si voti sulla legge elettorale! Così non è: si vota sulla riforma costituzionale. L'Italicum è ormai legge ed è stato votato dal Parlamento. E' una buona sintesi tra rappresentanza e governabilità. Non vedo alcuna urgenza di cambiarlo, ma non ci sottraiamo al confronto. Ci si presentino proposte congrue, dotate di numeri sufficienti e il Pd farà la sua parte. Inviterei però tutti, a partire dalla sinistra Pd, a lavorare per cambiare quello che c'è da cambiare davvero: la legge elettorale, questa sì ancora da fare, per la composizione del nuovo Senato e l'elettività dei senatori".
Lorenzo Guerini: Tutti per il sì - Il Giorno (pdf)»

Debora Serracchiani: Nessuna iniziativa del Governo per cambiare la legge elettorale - Il Messaggero (pdf)»

Ettore Rosato: Siamo Responsabili. Troveremo il modo di lavorare insieme - Il Corriere (pdf)»