In Lombardia non ci facciamo capire
Lo ammette senza troppi giri di parole Franco Mirabelli. Il senatore PD riapre quella «questione lombarda» presentatasi più volte nelle ultime tornate elettorali, a partire dalle Regionali del 2013, quando l’allora candidato governatore del centrosinistra, Umberto Ambrosoli, superò Maroni in quasi tutti i capoluoghi lombardi ma perse la partita per il voto contro dell’altra Lombardia, che non vive in città.
Viva l’Italia, in bocca al lupo a tutti noi
Il discorso integrale di Matteo Renzi nella conferenza post referendum (video).
Oggi il popolo italiano ha parlato, ha parlato in modo inequivocabile. Ha scelto in modo chiaro e netto e credo che sia stata una grande festa per la democrazia. Le percentuali di affluenza sono state superiori a tutte le attese.
È stata una festa che si è svolta in un contesto segnato da qualche polemica in campagna elettorale, ma in cui tanti cittadini si sono riavvicinati alla Carta costituzionale, al manuale delle regole del gioco, e credo che questo sia molto bello, importante e significativo.
Oggi il popolo italiano ha parlato, ha parlato in modo inequivocabile. Ha scelto in modo chiaro e netto e credo che sia stata una grande festa per la democrazia. Le percentuali di affluenza sono state superiori a tutte le attese.
È stata una festa che si è svolta in un contesto segnato da qualche polemica in campagna elettorale, ma in cui tanti cittadini si sono riavvicinati alla Carta costituzionale, al manuale delle regole del gioco, e credo che questo sia molto bello, importante e significativo.
L'esito del Referendum
Il No alla riforma costituzionale al referendum ha vinto con il 59,11% dei voti mentre il Sì si è fermato al 40,9%.
Per quanto riguarda Milano e la Lombardia, il Sì ha vinto nel Capoluogo ma ha perso nel resto della Regione.
In Lombardia si è recato alle urne il 74,22% degli aventi diritto al voto (5.552.510 di cittadini). Milano ha votato in controtendenza rispetto al dato nazionale, attribuendo al Sì 343.637 voti pari al 51,1% e 328.440 al No (48,9%). I risultati definitivi in Lombardia hanno invece registrato una prevalenza di No, pari al 55,5%. I Sì sono rimasti fermi al 44,5%. Il Sì ha vinto anche a Mantova, Monza, Bergamo ma è andato sotto negli altri capoluoghi lombardi.
Questi alcuni commenti a caldo:
Perché voto Sì
Voto SI con convinzione, non solo perché questa riforma l'ho votata tre volte e non voglio prendere in giro i cittadini ma, soprattutto, perché credo che l'unico modo per restituire qualità alla nostra democrazia e battere l'antipolitica sia quello di realizzare un sistema istituzionale più credibile, meno costoso e meno burocratico.
Voto SI perché non è vero che i governi avrebbero più poteri, anzi si ricostruisce la distinzione tra potere esecutivo e potere legislativo, dopo che in questi anni tutti i governi hanno abusato di decreti legge e leggi delega, lasciando al Parlamento solo la possibilità di ratificare ciò che è deciso nel Consiglio dei Ministri.