Perché voto Sì
Voto SI con convinzione, non solo perché questa riforma l'ho votata tre volte e non voglio prendere in giro i cittadini ma, soprattutto, perché credo che l'unico modo per restituire qualità alla nostra democrazia e battere l'antipolitica sia quello di realizzare un sistema istituzionale più credibile, meno costoso e meno burocratico.
Voto SI perché non è vero che i governi avrebbero più poteri, anzi si ricostruisce la distinzione tra potere esecutivo e potere legislativo, dopo che in questi anni tutti i governi hanno abusato di decreti legge e leggi delega, lasciando al Parlamento solo la possibilità di ratificare ciò che è deciso nel Consiglio dei Ministri.
Voto SI perché il Senato delle Regioni le dovrà rappresentare e i suoi membri saranno indicati dai cittadini, come è scritto nella riforma e non come raccontano quelli che senza argomenti devono inventarseli.
Voto SI perché vorrei che i malati di fibrosi cistica o di epatite C abbiano l'assistenza non solo in alcune Regioni.
E vorrei che non sia più possibile per il Molise bloccare la realizzazione dell'alta velocità da Genova a Bari.
Voglio, inoltre, che tutte le Regioni debbano rispettare i costi standard, cioè spendere come spendono le Regioni più virtuose.
Tutto questo succede se passa la riforma del Titolo V!
Infine, voto SI perché troppi protagonisti del passato aspettano la vittoria del NO per tornare in sella, per tornare a condizionare la vita del Paese, pensando a quel che conviene a loro e non all'interesse dell'Italia.
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