Utilizziamo la tecnologia a servizio della socialità

Sono giornate nelle quali la socialità dovrà forzatamente essere virtuale. Di strumenti ne abbiamo decine, da Facebook a Skype, da Instagram a WeChat. E a maggior ragione in questo momento fatico a capire chi riempie i social media di odio, di polemiche sterili, di sentenze. Sono momenti di tensione, di fragilità e bisogno, utilizziamo gli strumenti della tecnologia a servizio della socialità per aiutarci davvero, per stare vicini e per crescere, non per dividere e caricarci di cattiveria.
Il fronte Milano resiste

"Il fronte Milano resiste". Esordisce così il sindaco Giuseppe Sala, nel suo video messaggio giornaliero su Facebook. E spiega: "E' importante che qui a Milano si resista alla diffusione del virus per due motivi fondamentali: per il nostro bene e per la nostra salute, ma anche per dare tempo al servizio sanitario, agli ospedali, al fine di incrementare l'offerta di posti letto e in particolare in terapia intensiva".
Poi, una raccomandazione: "Chi deve stare a casa, stia a casa, chi deve lavorare per gli altri, continui a lavorare per gli altri". E qualche esempio: "Lo stesso vale per il Comune di Milano che oggi ha 4mila dipendenti in smart working. Mentre Amsa che sta proseguendo la raccolta differenziata, lo spazzamento e la sanificazione delle strade. Ancora ogi si raccolgono rifiuti ingombranti su prenotazione".
Un aggiornamento sulla situazione

Il fronte sociale dell'emergenza

L'emergenza mette alla prova le famiglie povere, ma la chiesa non le abbandona. E' boom di consegne agli 8 "Empori della Solidarietà" che sono aperti in tutta la Diocesi, da Milano (Lambrate, Barona e Niguarda), a Cesano Boscone, Saronno, Lecco, Molteno e Varese. Ogni giorno ai 3.500 utenti che vanno a ritirare i pacchi viveri con la spesa ordinata gli 80 volontari distribuiscono 4,6 quinali, il 30% in più rispetto ai periodi normali. C'è un afflusso di 250 persone al giorno in ogni punto di distribuzione (+25%).