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Ripartenza ma sempre incertezza

Scritto da Giuseppe Sala.

Giuseppe Sala Viviamo in un'epoca di incertezza dobbiamo abituarci a gestirla, quindi non so se parlerei di ripartenza: direi che in tutte le finestre che Milano vede aperte ci si infila". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, intervenendo a Sky Tg 24 per l'inaugurazione del salone del Mobile. "L'interesse è tantissimo", ha aggiunto Sala. Gli alberghi sono pieni al 100 per cento in città "e in questi giorni i prezzi schizzano - ha proseguito il sindaco - però sono affittati anche tutti gli appartamenti con gli affitti brevi". "Alla fine i tassisti lavorano, tutti lavorano. Il ritorno è un ritorno enorme", ha rimarcato il sindaco sottolineando che "la reputazione internazionale e' fondamentale e il Salone" fa la sua arte. "Quest'anno mancano i russi - ha concluso Sala - ma mi segnalano che ci sono tantissimi coreani, anche tra gli espositori. Per cui, alla fine, questo e' un evento talmente unico che, in un modo o nell'altro, trova sempre la sua forma".
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In ripresa il turismo a Milano

Scritto da Milano.

MilanoIl turismo a Milano si sta riprendendo. Dopo due anni che hanno impattato sull'arrivo di turisti in città, bloccati dai lockdown e dalla paura del virus, la città sta riprendendo ad attrarre visitatori.
I dati confermano questa ‘sensazione’ degli addetti ai lavori: il Comune di Milano comunica che nel mese di aprile la città ha contato 587.717 arrivi, segnando sostanzialmente il ritorno del turismo ai livelli pre-Covid: nell’aprile del 2019, infatti, i dati della Questura di Milano registravano 594.269 ingressi nel territorio comunale.
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La questione salariale

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli "Credo che dovrebbe interessare anche Confindustria e a tutti gli italiani di porre freno ad un fenomeno che ormai sta diventando insopportabile, cioè della concorrenza che si gioca sul dare salari sempre più bassi a chi ci sta, che poi sono persone sempre più fragili che per lavorare sono costrette ad avere salari sempre più bassi. - Lo ha detto il senatore Franco Mirabelli a SkyTg24 (video) - Certo che ci sono i contratti nazionali e che la contrattazione nazionale va difesa, però non basta. Ci sono tantissimi lavoratori che svolgono mansioni su cui non c’è la contrattazione nazionale. Serve, quindi, da una parte riconoscere la contrattazione nazionale e dall’altra parte fissare dei redditi minimi per chi svolge altre mansioni che oggi non sono regolate dalla contrattazione nazionale. Mi pare che sia una scelta di buon senso, che per altro è condivisa e realizzata in gran parte d’Europa".
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No all'abolizione delle misure cautelari

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli “Votiamo NO al referendum sulle misure cautelari (carcerazione preventiva o utilizzo del braccialetto elettronico o arresti domiciliari o divieto di avvicinamento alle vittime) perché l'abrogazione toglierebbe la possibilità di utilizzarle per il rischio di reiterazione del reato. Riteniamo che questo quesito metta a repentaglio una norma che serve a tutelare le vittime e la sicurezza pubblica. Si tratta di reati come stalking, truffe agli anziani, spaccio, anche quando gli accusati vengono colti in flagranza di reato verrebbero rimessi in libertà senza nessuna restrizione a tutela della sicurezza pubblica”. Lo ha detto il senatore Franco Mirabelli a RaiNews24.