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Con l'Art bonus 600 miliardi dai privati per il mondo dell'arte

Scritto da Dario Franceschini.

Dario Franceschini “Io ho molto insistito sulla collaborazione fra pubblico e privato, i privati non devono mettere soltanto i soldi, ma devono collaborare anche nei progetti. Ma devo ricordare che chi interviene in cultura lo deve fare per vocazione morale e non per il puro profitto, perché è difficile fare profitti in questo settore. L’Art bonus è un sistema per i privati per intervenire nel mondo dell’arte, in questi anni sono arrivati 600 miliardi di euro”. Lo ha detto Dario Franceschini, ministro della Cultura, in apertura degli Stati generali della cultura, evento a cura del Gruppo 24 Ore in collaborazione con la Città di Torino e realizzato da 24 Ore Eventi con Fondazione Cultura Città di Torino. Si tratta dell’annuale appuntamento dedicato allo sviluppo dell’industria culturale italiana.
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Modello Ulivo per battere i populismi

Scritto da Enrico Letta.

Enrico Letta Modello Ulivo per il campo largo, con la partecipazione ed espansione andando oltre alla classe politica. Ed avanti con l'agenda sociale: lotta alla precarietà, primo impiego per i giovani, salario minimo, riduzione delle tasse sul lavoro.
Intervistato dalla Stampa, il segretario del Pd Enrico Letta fa il punto all'indomani dei ballottaggi che, spiega, hanno portato a vincere "gli esterni, come il professore Nicola Fiorita a Catanzaro e il calciatore dalla grande forza sociale, Damiano Tommasi, a Verona. Ottimi amministratori come Giorgio Abonante ad Alessandria, Patrizia Manassero a Cuneo, Paolo Pilotto a Monza. Katia Tarasconi e Michele Guerra a Piacenza e Parma. Tutti molto bravi a interpretare queste elezioni per quello che sono, senza retropensieri".
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Bisogna continuare a combattere le mafie

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli "È ovvio che al centro dell'agenda ci siano il tema della guerra, la questione sociale e la transizione ecologica come questione decisiva per il nostro sviluppo. Ma continuo a pensare che il tema delle mafie e della loro penetrazione nel tessuto sociale ed economico del Paese sia fondamentale se vogliamo che l'Italia torni a competere in Europa. Si, anche se il tema della criminalità organizzata non costituisce un tema di grande allarme sociale non può essere ignorato dalla politica. La mafia ha smesso di sparare ma continua a corrompere la nostra economia. E noi dobbiamo continuare a combatterla. Perché i capitali mafiosi stanno impossessandosi di interi comparti economici che incidono anche sull'economia legale del nostro Paese corrodendo anche la nostra democrazia. E questo vale al Nord come al Sud: la mafia meglio di altre organizzazioni ha saputo sfruttare la globalizzazione dei mercati, anche europei.
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L'Europa sia aggregante per le democrazie liberali

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli "Credo che l’apertura dell’Unione Europea all’ingresso dell’Ucraina sia un atto dovuto. Dobbiamo fare dell’Unione Europea il polo aggregante di tutte le forze che si riconoscono nelle democrazie liberali. Mi pare che ci sono altri Paesi, come la Georgia o l’Albania, che stanno aspettando di entrare. Ora ci sono anche Ucraina e Moldavia. Mi sembra evidente che una delle ragioni per cui, nel 2014, è iniziata la vicenda che poi purtroppo è sfociata in questa inaccettabile aggressione di Putin all’Ucraina era proprio legata alla volontà del Paese di restare ancorato all’Europa. Piazza Maidan e i disordini che nel 2014 portarono ad un cambio di Governo in Ucraina, alle libere elezioni fino alla elezione di Zelensky nascono da lì: sono stati una reazione popolare alla scelta dell’allora Presidente filorusso di aderire al Patto Asiatico-europeo che vedeva come perno la Russia, mentre gran parte del popolo ucraino si sentiva europeo e voleva restare ancorato all’Europa.