"Non credo al partito dei sindaci, credo pero' che soprattutto quelli delle grandi citta' possano dare un contributo alla politica nazionale, partendo dal presupposto che abbiamo voglia di fare i sindaci". Lo ha detto il sindaco di Milano, Beppe Sala, partecipando in collegamento video a "Passaggio di fase", seconda edizione di "Sud & Nord", l'iniziativa organizzata da Fondazione Nitti e Fondazione Merita, che si conclude oggi a Maratea (Potenza).
"A volte mi attribuiscono volonta' di candidarmi alle regionali e alle politiche. Che faccio, dopo pochi mesi mando nuovamente i milanesi a votare? Non scherziamo dai...", ha concluso Sala.

"Io lavorerò perché stiano insieme: stanno insieme nella stessa maggioranza di governo, farò di tutto perché stiano insieme a noi". Lo dice il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, rispondendo in un colloquio con La Stampa ad una domanda sulla possibilità che Conte e Di Maio restino nel progetto del "campo largo".
Sulla possibilità che il Ministro degli esteri possa entrare nel PD risponde: "Mi paiono discorsi prematuri, hanno appena annunciato i loro gruppi parlamentari. Noi siamo il Pd, non scegliamo tra Conte e Di Maio, andiamo avanti sulla nostra strada. Mi auguro che il Pd esca da questa fase più grande e abbia molti soprattutto molti voti".
"Durante la riunione dei progressisti molti mi hanno chiesto cosa fosse successo in Italia - spiega - Ho spiegato che ora Draghi è più forte. Il passaggio parlamentare poteva mettere a rischio il governo e invece è uscito più forte".

"È importante che all'interno del Dl n. 36 per l'attuazione del Pnrr, in discussione in commissione Affari Costituzionali, sia stata votata una norma che stabilizza I lavoratori precari degli uffici giudiziari. Con l'emendamento 17.0.1 firmato da me e dalle senatrici Majorino e Modena, approviamo una norma giusta che tutela i lavoratori e il lavoro degli uffici". Così il vice presidente dei senatori del Pd Franco Mirabelli.

"Voteremo convintamente questo provvedimento importante che il Senato aveva già migliorato in modo significativo e che il passaggio alla Camera è stato in grado di completare ulteriormente, soprattutto sulle questioni che riguardano la tutela dei lavoratori, introducendo l'obbligo della clausola sociale, quindi rafforzando ciò che era già previsto al Senato, e il mandato alle centrali appaltanti perché la revisione dei prezzi sia consentita in corso d'opera anche in presenza di modifiche dei contratti nazionali. E' una legge delega che vuole mettere a sistema e ordinare una materia che dopo la votazione del codice degli appalti si era arricchita confusamente di una serie di altri interventi spesso emergenziali. Si tratta di norme che ci portano concretamente a trovare soluzioni facendoci uscire da una situazione troppo spesso ideologica su questi temi.