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Beni confiscati e risorse

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli
Video del Sen. Franco Mirabelli e di Guglielmo Muntoni, presidente della Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Roma, durante le audizioni della Commissione Antimafia.
Grazie al Magistrato per le informazioni che ci ha dato.
Faccio tre domande veloci.
Il tema del Fondo e, soprattutto, il tema dell’utilizzo della liquidità che oggi alimenta il FUG, credo che sia centrale in tutta la revisione della legislazione sulle confische. Ho capito la proposta del Fondo di rotazione che ha fatto ma vorrei capire se, al di là delle aziende, pensa che un fondo di quel tipo o comunque che uno strumento alimentato con i soldi sequestrati alla mafia non sia utile anche per estinguere le ipoteche su molti beni immobili che restano inutilizzati sul territorio nazionale proprio perché su di loro pesano ipoteche che non consentono l’utilizzo.
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Come si creano posti di lavoro?

Scritto da Lorenzo Borla.

Da sempre, nella storia della sinistra, c’è stata la contrapposizione frontale fra padroni e lavoratori: in linguaggio marxista, “la lotta di classe”. Sebbene lo stesso Marx abbia celebrato alcuni aspetti del capitalismo per la sua carica innovativa, ne ha condannato la condizione esistenziale, ovvero lo sfruttamento dei lavoratori da parte dei padroni. Ne ha predetto il superamento, la caduta, la fine, a favore della società comunista. Questa predizione non si è avverata. Il capitalismo, anche nella forma estrema e dannosa del capitalismo finanziario che ha assunto nell’ultimo decennio, è sopravvissuto e domina il mondo. Dunque, la sinistra ha visto, storicamente, nei padroni dei “nemici di classe”, sfruttatori del lavoro dei subordinati. Il che, da un punto di vista teorico e computazionale, non è sbagliato. Mi spiego. Semplificando al massimo, il padrone si appropria di valore in più (plusvalore) prodotto dai lavoratori, ma non a loro remunerato. In altre parole, i lavoratori, oltre a produrre l’equivalente del proprio salario, producono valore in più che non viene distribuito fra i lavoratori stessi, ma trattenuto dal padrone (il profitto capitalistico).
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Niente, e così sia

Scritto da Lorenzo Gaiani.

Lorenzo Gaiani Suonano persino patetici i rimpianti di alcuni dirigenti della Forza Italia della prima ora che, nel ventennale della prima vittoria elettorale di Berlusconi, vedono con accorato dolore come di tale epocale ricorrenza nessuno faccia memoria se non con toni di scherno.
“E pensare che abbiamo fatto la storia”, sospira Giancarlo Galan, senza rendersi conto che la vicenda del suo partito più che alla storia appartiene alla cronaca giudiziaria. Fuori da ogni tentazione di sarcasmo, occorre dire che effettivamente il ventennio berlusconiano entrerà nella storia d’Italia e d’Europa, ma come?
La presenza di una destra moderna, di stampo liberale e liberista, ma insieme radicata nei valori dell’antifascismo e dei principi costituzionali, capace di innovazione e modernizzazione, non sarebbe affatto un male per il nostro Paese.