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Sulle riforme niente slealtà

Scritto da Luigi Zanda.

Luigi Zanda
Intervista a Luigi Zanda di Francesco Bei per La Repubblica

Senatore Zanda, la accusano di reprimere il dissenso interno in combutta con Renzi e Boschi. Alla prossima assemblea dei senatori scorrerà il sangue?
«No, niente sangue. Voglio però osservare che quella di martedì sarà solo la sedicesima assemblea che i senatori del Pd dedicano alle riforme, senza contare due riunioni della direzione nazionale del partito. E incommissione Affari costituzionali ci sono già state oltre settanta ore di dibattito».
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Gli attacchi alle sedi PD

Scritto da Emanuele Fiano.

Emanuele FianoNon ci faremo intimidire dagli oltre novanta episodi di violenza di diversa entità rivolti contro le sedi del Partito Democratico. Apprezziamo la solidarietà del ministro dell’Interno (intervenuto sui numerosi episodi, di diversi livelli di gravità e pericolosità, accaduti negli ultimi mesi ai danni di sedi e circoli del Pd presenti su tutto il territorio nazionale), sappiamo di avere dalla nostra parte il Governo, le forze dell’ordine e la ragione. Tuttavia è tempo che si agisca per impedire il ripetersi di questi atti contro i nostri militanti e le nostre sedi: la matrice degli attacchi non è univoca eppure il Partito Democratico viene preso a bersaglio da violenti che non sanno usare gli strumenti della democrazia per esprimere il loro dissenso.
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Quale nuovo Senato?

Scritto da Vincenzo Ortolina.

Vincenzo OrtolinaPer la mia età, e la mia storia personale, non potrei mai essere un renziano "viscerale". Non per nulla, ho votato Bersani, la prima volta, alle primarie del Pd. Ora, però, sto convintamente con il segretario nazionale/presidente del consiglio (un'abbinata che peraltro non gradisco) sul tema della "riforma del Senato", e sulla connessa vicenda Mineo & company. E considero che l'esaltazione, a cura degli "autosospesi", del principio secondo il quale non c'è vincolo di mandato, per gli eletti, mi spingerebbe innanzitutto a domandarmi chi, comunque, ha eventualmente dato mandato a chi, nelle ultime elezioni politiche, se non le segreterie dei partiti.
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Maroni rifletta sul risultato elettorale

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli Dopo il risultato straordinario ottenuto dal centrosinistra nei Comuni lombardi e la sconfitta storica subita dal centrodestra, sarà il caso che il Presidente Maroni, anziché continuare a dispensare consigli al Governo nazionale, rifletta sul giudizio negativo da parte degli elettori che coinvolge anche il suo governo regionale. Ormai solo due capoluoghi di provincia in Lombardia sono rimasti al centrodestra e hanno perso in tutti i piccoli Comuni, con rarissime eccezioni.
Evidentemente Maroni non ha saputo rispondere ai bisogni dei cittadini lombardi e degli stessi ceti produttivi della nostra Regione.
Casa, sanità, taglio delle spese inutili restano questioni urgenti. L’immobilismo della Regione e del centrodestra è evidentemente stato punito dagli elettori.