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Maroni sta partendo con il piede sbagliato

Scritto da Carlo Borghetti, Sara Valamaggi.

Carlo Borghetti e Sara Valamaggi L’attuazione della riforma parte all’insegna della confusione e non poteva essere altrimenti. Leggiamo che Maroni avrebbe inventato un consiglio di saggi ad hoc, forse dimenticando di averne già uno, autorevolmente presieduto dal professor Veronesi. Forse questo sarà il comitato dei più saggi ancora. Certo non sfugge che i primi nomi sono tutti rappresentanti della sanità privata, un segnale che va nella direzione sbagliata. Nella faticosa redazione della nuova legge sono stati previsti ben dieci organismi di consultazione, tra i quali un gruppo di lavoro che si deve occupare del passaggio dalle Asl e Aziende ospedaliere alle ATS e ASST e l’osservatorio integrato del sistema sociosanitario lombardo. Quante sovrapposizioni ci saranno? Quanta confusione?
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La Chiesa e Salvini

Scritto da Vincenzo Ortolina.

Vincenzo OrtolinaLa sensazione e' che, in conseguenza dello scoppio della questione "profughi", sia in atto una sorta di scisma "strisciante" tra la Chiesa di cui Salvini si sente in ogni caso devoto fedele e quella di Papa Francesco. Del resto, un esponente non di infimo livello della Lega Nord ha pubblicamente dichiarato, nei giorni scorsi, di non riconoscersi, da cattolico, nell'attuale "vescovo di Roma". Il problema, mi pare, e' che ai buoni cristiani "padani" piace, evidentemente, una Chiesa che sia innanzitutto, in qualche misura, in sintonia con la loro idea di 'Dio, Patria e Famiglia'. Questo era in verità lo slogan in voga ai tempi del "fascio", lo sappiamo, ma non è facile negare il fatto che i "leghisti" l'hanno, in un certo qual senso, fatto proprio. Certo, aggiornandolo: nel senso, cioè, che va bene pure se la "famiglia" non è soltanto la prima, ma anche, magari, la seconda, e così via.
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L'Europa e i flussi migratori

Scritto da Emanuele Fiano.

Emanuele FianoA me quello che succede in Europa fa pensare e molto.
Gli Stati Uniti, il Pentagono, ci informano che il flusso migratorio che osserviamo in questo periodo, magari non con questa intensità, durerà ancora 20 anni.
Gli episodi al confine serbo-macedone, a quello ceco, le vicende dei treni ungheresi, i profughi siriani che a piedi vogliono raggiungere - 240 chilometri - l'Austria da Budapest, i numeri che la Germania annuncia di voler accogliere sul proprio territorio, la deroga al trattato di Dublino per i siriani, la richiesta di abolizione di Schengen, i muri ipotizzati e costruendi, il rafforzarsi continuo della destra populista o razzista europea sulla base di istanze di chiusura totale, la proclamazione del pericolo identitario cristiano per l'Ungheria di Orban.
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Immigrazione epocale, no a slogan che seminano odio

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli
Intervento in tv ad Omnibus su La7 ripreso da WelfareNetwork.
C’è una parte della politica italiana che, sulla vicenda dell’immigrazione, anziché dare una mano a risolvere il problema preferisce fare propaganda e speculare sulle tragedie. Oramai è chiaro a tutti che il fenomeno migratorio a cui stiamo assistendo è di dimensione epocale, non è semplice da risolvere e non si può semplificare tutto con gli slogan. Siamo di fronte a un esodo di massa che coinvolge l’Italia, il Mediterraneo, i Balcani, la Francia, l’Inghilterra. Di fronte a questo vanno assunte posizioni corrette e occorrono anche politiche da parte dell’Europa che non saranno di breve periodo e non possono risolvere i problemi dall’oggi al domani.