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L'Europa è a un bivio

Scritto da Matteo Renzi.

Direttore, all'improvviso tutti, proprio tutti, si sono accorti di ciò che stava accadendo. E davanti alla tragedia hanno capito che non c'era più modo di girarsi dall'altra parte. Non so se è stato un singolo evento: il tunnel di Calais, il TIR in Austria, la foto spezzacuore del piccolo Aylan in Turchia. So che nel giro di qualche giorno è cambiato tutto.
Per noi italiani è stato come quando stai guardando un film sull'iPad. Solo che hai le cuffie. E, dunque, soltanto tu stai vedendo e sentendo ciò che passa sullo schermo. All'improvviso ti staccano le cuffie. Tutta la stanza è improvvisamente invasa dal rumore. Non sei più solo.
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Finalmente l'Europa sta cambiando sui flussi migratori

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco MirabelliIl fenomeno dei migranti ormai ha assunto un’evidenza tale che si può sgombrare il campo da una serie di valutazioni propagandistiche che sono state volutamente utilizzate in questi mesi per portare a casa qualche voto in più.
Credo che ormai sia chiaro che non siamo di fronte ad un fenomeno migratorio legato al “buonismo” dell’Italia o alla sensazione che hanno gli immigrati di poter trovare qui un certo lassismo ma siamo di fronte ad un fenomeno per cui alcuni, pur di scappare dalle loro condizioni e cercare di garantire ai loro figli condizioni migliori, sono disposti a rischiare molto.
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L'Europa è tornata

Scritto da Stefano Pasta.

rifugiati
Intervista a Romano Prodi di Stefano Pasta pubblicata da Famiglia Cristiana.

«Finalmente sul tavolo dell’Europa c’è una risposta comune». Nei giorni convulsi che hanno cambiato l’Europa, quelli che hanno visto la storica marcia dei profughi siriani da Budapest a Vienna e a Bonn, Romano Prodi commenta il nuovo corso dell’Unione. Lo fa in margine al convegno di Tirana dedicato all’immigrazione e alle guerre in Medio Oriente e in Africa, organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio.
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Sullo Stato dell'Unione Europea

Scritto da Patrizia Toia.

Patrizia ToiaCome ha detto il Presidente Juncker, per l'Unione questo non è un tempo ordinario, né usuale.
Stiamo attraversando un crinale storico e per questo c'è bisogno di una forte leadership europea, anche collettiva.
Leader non ci si diploma in una buona scuola, leader è chi si assume la responsabilità che la storia gli assegna, e la storia di oggi è questa: un'Europa che non ha superato la crisi economica e sociale (disoccupazione e diseguaglianza) e, nello stesso tempo, è colpita, al suo esterno, a est e a sud, dall'instabilità e dai conflitti, di cui il fiume di umanità in fuga è la conseguenza.