Torna il bando Bellezza
"Un ritorno al futuro per il bando Bellezza. Con l'approvazione dell'emendamento del Partito democratico al decreto Semplificazioni in discussione congiunta in commissione I e VIII alla Camera si torna a dare vita al progetto 'Bellezza- recuperiamo i luoghi dimenticati', il quale, bandito nel 2017 ha dato opportunità e aspettative, non tutte realizzate anche per dubbi interpretativi, che il bando originale portava con sé. Dei 271 interventi selezionati su cui erano stati allocati 150 milioni, solo 22 progetti per 16,8 milioni di euro hanno visto la conclusione dell'iter". Lo dichiarano Marina Berlinghieri, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera ed Elena Carnevali, capogruppo dem in commissione Affari sociali di Montecitorio.
Lavoriamo per allargare il consenso sulla Legge Zan
Intervento di Franco Mirabelli a Skytg24.
Credo che dobbiamo avere grande rispetto per la discussione che c'è stata nei Cinque Stelle. Chi si augurava l'implosione dei Cinque Stelle credo che non tenesse conto dell'interesse del Paese non di M5S. L'implosione della forza che oggi ha la maggioranza relativa in entrambe le Camere non avrebbe aiutato il percorso che il Governo Draghi ha avviato, che he ancora molti passi da fare, come nel caso delle riforme della Giustizia, per dare tutte le garanzie necessarie rispetto alla concretezza dei progetti per ottenere i finanziamenti del Recovery Fund e tutto va fatto entro il 2023.
Credo che dobbiamo avere grande rispetto per la discussione che c'è stata nei Cinque Stelle. Chi si augurava l'implosione dei Cinque Stelle credo che non tenesse conto dell'interesse del Paese non di M5S. L'implosione della forza che oggi ha la maggioranza relativa in entrambe le Camere non avrebbe aiutato il percorso che il Governo Draghi ha avviato, che he ancora molti passi da fare, come nel caso delle riforme della Giustizia, per dare tutte le garanzie necessarie rispetto alla concretezza dei progetti per ottenere i finanziamenti del Recovery Fund e tutto va fatto entro il 2023.
Borsellino, una ferita aperta
Intervento di Patrizia Toia.
Il 19 luglio 1992 è una data scolpita nella memoria di chi non ha mai smesso di portare avanti la lotta al crimine mafioso nella vita di tutti giorni.
La stessa lotta per cui il giudice Paolo Borsellino venne ammazzato in quel vile attentato 29 anni fa, in via D'Amelio, sotto casa della madre, insieme ai ragazzi che lo proteggevano, gli agenti della scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi (la prima donna poliziotto a morire in una strage di mafia), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Una ferita ancora profondamente aperta, mista a rabbia e delusione per una strage senza verità. Quello che è certo, invece, è l'impegno a custodire la memoria degli uomini e delle donne che hanno difeso lo Stato dalle mafie, pagando il prezzo più caro, perché rimangano sempre il nostro faro nelle battaglie di civiltà e di umanità, tutti i giorni.
Il 19 luglio 1992 è una data scolpita nella memoria di chi non ha mai smesso di portare avanti la lotta al crimine mafioso nella vita di tutti giorni.
La stessa lotta per cui il giudice Paolo Borsellino venne ammazzato in quel vile attentato 29 anni fa, in via D'Amelio, sotto casa della madre, insieme ai ragazzi che lo proteggevano, gli agenti della scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi (la prima donna poliziotto a morire in una strage di mafia), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Una ferita ancora profondamente aperta, mista a rabbia e delusione per una strage senza verità. Quello che è certo, invece, è l'impegno a custodire la memoria degli uomini e delle donne che hanno difeso lo Stato dalle mafie, pagando il prezzo più caro, perché rimangano sempre il nostro faro nelle battaglie di civiltà e di umanità, tutti i giorni.
Dalla Regione serve uno scatto d’impegno verso i sordi
“Da Regione serve uno scatto d’impegno verso i sordi: la riforma sanitaria è l’occasione”. Il vice Presidente del Consiglio regionale della Lombardia Carlo Borghetti, del gruppo PD, componente della commissione Sanità, parteciperà domani, sabato 17 luglio, a Milano, al Congresso regionale di ENS Lombardia (Ente Nazionale Sordi), durante il quale verranno eletti i nuovi organi sociali. “Ho avuto l’onore e il piacere di aver più volte partecipato agli incontri dell’ENS, su loro invito, – dice Borghetti – per recepire le loro sollecitazioni e sostenerle in Regione. Domani sarà l’occasione per confrontarmi con loro sulle nostre proposte per una nuova Sanità in Lombardia, e sulla bozza di riforma sanitaria dell’assessore Moratti, che al momento pare non toccare per nulla il tema delle disabilità sensoriali, tema invece importante e delicato, che chiede uno scatto da parte di Regione Lombardia”.