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Nessun accordo sulla legge Zan

Scritto da Franco Mirabelli.

Franco Mirabelli Intervista di Affaritaliani a Franco Mirabelli.

"Noi non ci siamo mai chiusi al dialogo con il Centrodestra, è il Centrodestra che otto mesi parla solo di come affossare questa legge". Lo afferma ad Affaritaliani.it il vice-capogruppo del Partito Democratico al Senato Franco Mirabelli dopo che, sul Ddl Zan, la richiesta di sospensiva è stata bocciata a Palazzo Madama per un solo voto. "Noi condividiamo questo testo e non ci sono margini per modificarlo. Martedì scade il termine per presentare gli emendamenti e certamente li leggeremo, ma per noi il testo va bene così com'è".
Il Pd va avanti nonostante i numeri risicati?
"In questo momento non ci sono le condizioni per un accordo, le proposte del Centrodestra sono totalmente irricevibili", spiega Mirabelli. "Finora hanno proposto di togliere gli articoli fondamentale del provvedimento, una proposta del tutto irricevibile. La nostra posizione è quella di votare questo testo".
E se dovesse passare un emendamento del Centrodestra con il voto segreto che cosa succederà?
"Vedremo nel caso quale emendamento sarà passato e poi decideremo che atteggiamento assumere sul complesso della legge".
E i tempi del Ddl Zan?
"Sono legati alla discussione generale e alla discussione sugli emendamenti. Da oggi alla pausa estiva sono molti i decreti in scadenza che arrivano nell'aula del Senato e vedremo se ci sarà lo spazio per completare l'iter prima della pausa estiva. Altrimenti inevitabilmente si andrà a settembre", conclude Mirabelli.


Intervista dell'Ansa.

"A oggi per noi la Lega non ha nessuna credibilità come interlocutore e di fatto ci sta dicendo che per approvare la legge Zan, dobbiamo togliere quelli che per noi sono punti qualificanti. Mi pare evidente che non sia un compromesso". A dirlo all'Ansa è Franco Mirabelli, capogruppo del Pd nella commissione Giustizia del Senato sul disegno di legge contro l'omotransfobia.
Sulla nuova richiesta di incontro lanciata da Matteo Salvini al segretario Dem, Enrico Letta prima di martedì (giorno in cui scade il termine per la presentazione degli emendamenti), Mirabelli ha tagliato corto: "Per noi la trattativa è impraticabile".
"Noi vogliamo portare avanti un provvedimento che si occupa di proteggere le persone, altri invece fanno solo propaganda e usano questa vicenda per fini politici", ha aggiunto Mirabelli ricordando che "in otto mesi non ci siamo accorti che la Lega volesse mediare sul ddl Zan con una proposta di compromesso. Come hanno dimostrato gli interventi sentiti finora nell'aula del Senato durante la discussione, resta una distanza incolmabile tra chi vuole tutelare i diritti e chi rema contro".
Infine a proposito dell'intervento fatto in Aula dalla senatrice di Forza Italia, Barbara Masini che di recente ha fatto coming out e si è espressa a favore del disegno di legge, ha commentato: "Mi pare che abbia spiegato benissimo le ragioni per cui serve una legge di civiltà, mi è sembrato il discorso di una parlamentare che ha vissuto sulla sua pelle le preoccupazioni e le discriminazioni e che voglia combatterle con questa norma".


Intervista dell'AdnKronos

"Noi vogliamo fare una legge per difendere i diritti delle persone, altri stanno facendo propaganda". Il senatore Franco Mirabelli, capogruppo Pd in commissione Giustizia al Senato, risponde così all'Adnkronos quando gli viene chiesto della nuova richiesta di un incontro ad Enrico Letta da parte di Matteo Salvini sul ddl Zan.
"Innanzitutto -argomenta - non ha nessuna credibilità chi per otto mesi ha fatto ostruzionismo e sta dicendo quello che stiamo ascoltando nel dibattito al Senato, interventi che non lasciano intravedere alcuna volontà di affrontare il tema dei diritti. In più Salvini ha firmato e votato con Orban al Parlamento Ue: che credibilità ha?".
"Dopodiché, sia Salvini che Renzi dicono che un compromesso ci vuole due minuti a farlo, ma noi non abbiamo ancora capito quale sia questo compromesso perché in realtà non esiste, è solo propaganda. Se per Renzi e Salvini è sacrificare una parte fondamentale della legge Zan, è evidente che per noi è irricevibile. Stiamo parlando di diritti e noi compromessi al ribasso non ne facciamo".
Quanto ai dubbi che attraversano anche parte del Pd in cui c'è chi spinge per una mediazione in Parlamento sullo Zan, Mirabelli non ha dubbi sulla tenuta del gruppo: "Il Pd discute. Anche nella riunione del gruppo dell'altro giorno, sebbene ci sia stato chi ha espresso preoccupazioni, nessuno ha fatto un passo indietro rispetto al votare lo Zan. Su questo non sono preoccupato".
"E comunque noi da martedì lavoreremo per allargare la maggioranza, non intendiamo stare fermi. Io credo che gli ordini del giorno possano togliere di mezzo preoccupazioni che ci sono in giro dal fatto che la legge aprirebbe all'utero in affitto o sulla libertà di espressione. Vogliamo sgombrare il campo da dubbi e timori".
 

Per seguire l'attività del senatore Franco Mirabelli: sito web - pagina facebook

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