L'Ue parli con una voce unica
"Tutta la pressione esercitata in questi giorni ha già ottenuto un primo risultato e cioè quello di sconsigliare le autorità russe dal compire un atto di forza nei confronti dell'Ucraina. Adesso bisogna continuare a premere nella direzione di una de-escalation il cui primo passo spetta alla Russia, riducendo la presenza di truppe lungo i confini con l'Ucraina perché sono i russi che hanno schierato oltre 100mila soldati sul confine. Kiev non ha compiuto nessun atto offensivo nei confronti di Mosca". Così, in una intervista a Il Tempo, Piero Fassino, presidente della Commissione Esteri della Camera che ieri ha incontrato gli omologhi baltici per discutere della crisi.
Inerzia di ALER e Regione Lombardia sono le cause del degrado in via Bolla
Articolo di Franco Mirabelli.
Via Bolla, al di là dell’incendio dell’altra sera, è da tempo il simbolo dell’inerzia e della indifferenza di ALER e di Regione Lombardia di fronte a situazioni drammatiche di degrado in cui tanti cittadini sono costretti a vivere.
Non è l’unica situazione, come giustamente ha ricordato Sala, anche la situazione di San Siro non è più tollerabile.
Basta andarci in quei posti, fare un giro, toccare con mano lo stato di abbandono in cui versano gli edifici per rendersi conto della situazione e poi degrado chiama degrado e alle crepe, alle infiltrazioni si aggiungono i vandalismi, le occupazioni abusive, la paura.
Via Bolla, al di là dell’incendio dell’altra sera, è da tempo il simbolo dell’inerzia e della indifferenza di ALER e di Regione Lombardia di fronte a situazioni drammatiche di degrado in cui tanti cittadini sono costretti a vivere.
Non è l’unica situazione, come giustamente ha ricordato Sala, anche la situazione di San Siro non è più tollerabile.
Basta andarci in quei posti, fare un giro, toccare con mano lo stato di abbandono in cui versano gli edifici per rendersi conto della situazione e poi degrado chiama degrado e alle crepe, alle infiltrazioni si aggiungono i vandalismi, le occupazioni abusive, la paura.
Mantenere le politiche della BCE e la sospensione del patto di stabilità
Intervento di Patrizia Toia.
Troppo presto per festeggiare e per stringere la cinghia della disciplina di bilancio e delle politiche monetarie: le previsioni economiche della Commissione confermano che Covid, rincari energetici e tensioni geopolitiche hanno provocato un rallentamento dell'economia dell'eurozona e rischiano di soffocare la ripresa. Non possiamo sprecare il buon lavoro fatto fino a oggi dall'Unione europea per far ripartire rapidamente l'economia dopo la crisi causata dalla pandemia. Rispetto alla crisi finanziaria del 2008 e la crisi dell'euro del 2010 questa volta Bruxelles ha fatto tesoro degli errori del passato e ne sta raccogliendo i frutti. Già oggi il Continente ha riguadagnato tutto il terreno perso durante la crisi.
Troppo presto per festeggiare e per stringere la cinghia della disciplina di bilancio e delle politiche monetarie: le previsioni economiche della Commissione confermano che Covid, rincari energetici e tensioni geopolitiche hanno provocato un rallentamento dell'economia dell'eurozona e rischiano di soffocare la ripresa. Non possiamo sprecare il buon lavoro fatto fino a oggi dall'Unione europea per far ripartire rapidamente l'economia dopo la crisi causata dalla pandemia. Rispetto alla crisi finanziaria del 2008 e la crisi dell'euro del 2010 questa volta Bruxelles ha fatto tesoro degli errori del passato e ne sta raccogliendo i frutti. Già oggi il Continente ha riguadagnato tutto il terreno perso durante la crisi.
L'impatto della transizione ecologica sul settore dell'industria pesante
Intervento di Chiara Braga.
Alla Camera si è tenuta la discussione sulle linee generali della mozione di maggioranza riguardante l'impatto della transizione ecologica sul settore dell'industria pesante, con particolare riferimento al settore della raffinazione, petrolchimico e bioraffinazione.
La strategia di crescita delineata dal Green Deal europeo mira a trasformare l’Unione Europea nel primo continente a neutralità climatica nel 2050. La transizione verde rappresenta dunque la priorità sulla quale l’Europa ha puntato risorse ingenti, assumendo un ruolo pionieristico a livello globale.
Alla Camera si è tenuta la discussione sulle linee generali della mozione di maggioranza riguardante l'impatto della transizione ecologica sul settore dell'industria pesante, con particolare riferimento al settore della raffinazione, petrolchimico e bioraffinazione.
La strategia di crescita delineata dal Green Deal europeo mira a trasformare l’Unione Europea nel primo continente a neutralità climatica nel 2050. La transizione verde rappresenta dunque la priorità sulla quale l’Europa ha puntato risorse ingenti, assumendo un ruolo pionieristico a livello globale.