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La legge sull'omicidio nautico copre un vuoto

Scritto da Franco Mirabelli.

Intervento in Senato di Franco Mirabelli in dichiarazione di voto per la legge sull'omicidio nautico (video).

Credo che quello che voteremo oggi sia un provvedimento importante. Forse lo portiamo in Aula al Senato con qualche ritardo colpevole, ma è sicuramente un provvedimento che copre un vuoto legislativo che c'è nel Paese, così come è stato ricordato.
Vorrei ringraziare il relatore Cucca, ma soprattutto il senatore Balboni, per la passione, l'impegno e la determinazione che ci ha messo nel portare avanti questo provvedimento, che - ripeto - è un provvedimento che copre un vuoto legislativo.
È stato evidentissimo in queste ultime estati e in questi ultimi anni che c'era qualcosa che non andava nella nostra normativa. Era evidente di fronte ai fatti di cronaca che si sono succeduti, in cui abbiamo visto incidenti e diverse morti di persone investite da chi utilizzava impropriamente il proprio natante, spesso sotto l'effetto di sostanze o di alcol.
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Ucraina: fermezza e dialogo non sono alternativi

Scritto da Piero Fassino.

Intervento di Piero Fassino alla Camera dei Deputati durante l’informativa del Ministero degli Esteri sulla crisi ucraina (video).

Grazie Presidente, grazie Ministro. Noi concordiamo con l'illustrazione che lei ci ha fatto. Non c'è alcuna ragione che giustifichi l'aggressione della Russia alla integrità e alla sovranità dell'Ucraina; per questo, la nostra condanna non può che essere netta, senza se e senza ma. Un'aggressione con cui Mosca ha violato accordi che pure aveva sottoscritto, come gli accordi di Helsinki, che stabiliscono la intangibilità dei confini e il rispetto dell'integrità territoriale della sovranità di ogni Stato; ha violato gli accordi di Minsk, che affidano al negoziato la soluzione del contenzioso tra Kiev e Mosca; ha violato i principi fondamentali su cui si reggono le relazioni tra gli Stati. Una scelta tanto più grave perché esercitata mentre vi era una fitta attività diplomatica tesa a ricercare una soluzione politica alla crisi.
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Si rischia lo stato di «guerra cronica»

Scritto da Mauro Magatti.

Articolo di Mauro Magatti pubblicato da Avvenire.

Invasione, truppe, bombardamenti. Il vocabolario bellico che pensavamo di aver consegnato per sempre alla storia torna improvvisamente a occupare i nostri cuori e le nostre menti. Proprio come due anni fa con la pandemia – che ci sorprese, piombandoci addosso dalla Cina – così in questo febbraio 2022 siamo spettatori dell’inizio di un conflitto nel cuore dell’Europa che Stoltenberg, il segretario generale della Nato, ha definito «il più pericoloso dal 1945».
Guerra e pandemia, dunque, parole antiche che dalle profondità ancestrali delle vicende umane riemergono e acquistano nuovo significato nel tempo in cui viviamo.
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Una guerra scaturita da una pace armata

Scritto da Don Luigi Ciotti.

Articolo di Don Luigi Ciotti pubblicato da Libera.

La guerra reale o minacciata, la guerra di cui ci accorgiamo solo quando si affaccia più vicina a noi e ai nostri interessi, ma che senza tregua insanguina tante regioni del mondo. La guerra che non “scoppia” all’improvviso, ma che - covata da chi se ne avvantaggia - lievita e poi dilaga con forza distruttiva, travolgendo persone, ecosistemi, patrimoni storici e culturali.
Non sono solo gli Stati e le coalizioni a entrare in guerra fra loro. Prima, o nel frattempo, sono i potenti a dichiarare guerra ai propri popoli, i ricchi a lottare non contro la povertà ma contro i poveri, dolenti testimoni della loro ingiustizia, i violenti ad accanirsi contro i miti e i non-conformi, dalle cui mani dipende il futuro del pianeta.