Stampa

Il turismo culturale tornerà più forte

Scritto da Dario Franceschini.

"Stiamo lavorando per recuperare dei luoghi bellissimi che potranno diventare dei grandi attrattori di turismo culturale nel futuro. Abbiamo un patrimonio enorme da salvare, da recuperare e da restaurare, non solo nelle grandi città". È quanto ha dichiarato in diretta al Tg1 il Ministro della Cultura Dario Franceschini (video). "Il turismo culturale tornerà in Italia più prepotente di prima al termine della pandemia e avremo lo stesso problema che avevamo fino al 2019: troppo affollamento in alcuni luoghi conosciuti nel mondo e bellezze straordinarie che non richiamano il turismo straniero", ha continuato Franceschini.
Stampa

Il sostegno alle vittime di usura

Scritto da Franco Mirabelli.

Intervento di Franco Mirabelli in Commissione Parlamentare Antimafia durante l'audizione di Eleonora Montani, criminologa e professoressa di diritto penale dell'Università Bocconi di Milano (video).

Ringrazio la professoressa Montani per la relazione e per il lavoro che avete realizzato.
Penso che sia molto chiaro ciò che è stato detto e su cui dovremo lavorare per preparare una proposta.
Se guardiamo al Fondo di solidarietà a sostegno delle vittime di usura, dobbiamo dirci la verità: è uno strumento molto importante ma non funziona. Quando abbiamo di fronte un dato, come quello che ci è stato riportato, cioè che l’80% dei mutui elargiti non vengono restituiti, significa che lo strumento non funziona. Bisognerebbe anche capire se la mancata restituzione è solo dovuta a difficoltà o ci sono anche elementi legati alla volontà di approfittarsi del Fondo.
Stampa

Rispettare lo stato di diritto

Scritto da Patrizia Toia.

Articolo di Patrizia Toia.

La decisione di ieri della Corte di Giustizia europea ha tracciato un solco, ed è un'occasione preziosa per ribadire definitivamente che il rispetto dei principi dello Stato di diritto, su cui si plasma l'identità stessa della nostra Unione e si sostanzia poi la solidarietà tra gli stati membri, è una condizione necessaria per l’ottenimento dei finanziamenti provenienti dal bilancio comunitario.
Nessun abuso di potere, nessun attacco alla sovranità, come accusano i governi di Budapest e Varsavia, sui quali pendono ora procedure di infrazione in materia di uguaglianza e tutela dei diritti fondamentali, oltre allo stallo sull'approvazione del rispettivi Recovery Plan. All'Ue viene riconosciuto il diritto di agire non solo contro tali violazioni, ma anche di assicurarsi che gli interessi finanziari e la gestione stessa del bilancio non ne vengano pericolosamente compromessi.
Stampa

La Nato è unita al fianco dell'Ucraina

Scritto da Marina Sereni.

Intervista di Huffington Post a Marina Sereni.

Malgrado i toni alti della Casa Bianca contro Mosca sulla crisi ucraina, “c’è una sostanziale unità tra alleati Nato e tra l’altro adesso, con Biden, il tema di come si comunica con gli Usa possiamo porcelo perché c’è un nuovo multilateralismo che con Trump non era possibile. Detto questo, la de-escalation deve venire soprattutto dalla Russia: vedere così tanti militari armati sui due lati della frontiera ucraina riporta alla mente il fatto che molte guerre non sono scoppiate per deliberazione politica ma per un errore di calcolo. Diminuire la tensione, allontanare le truppe, concludere le esercitazioni e ritirare i soldati è un segnale concreto per dire che la de-escalation è possibile e allora è anche possibile fare un passo avanti nel negoziato per costruire una Helsinki 2.0”.