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In Myanmar come in Ucraina l'orrore continua

Scritto da Patrizia Toia.

Intervento di Patrizia Toia (video).

In Myanmar come in Ucraina l'orrore continua: arresti, bombardamenti, uccisioni di civili e centinaia di migliaia di profughi.
Non possiamo più accettare un'azione inadeguata dell'Onu e della comunità internazionale, e mi rivolgo all’Unione europea e a tutta la Commissione affinché vengano prese iniziative forti come il riconoscimento del governo di Unità nazionale, l’apertura di corridoi umanitari e l’embargo delle armi.
L’Europa non può lasciare da solo un paese che con Aung San Suu Kyi è divenuto un simbolo per la democrazia e la libertà.
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Perché dobbiamo aiutare la resistenza ucraina

Scritto da Piero Fassino.

"I colloqui avviati tra le delegazioni di Kiev e Mosca procedono lentamente, senza che Mosca conceda una tregua richiesta peraltro non solo dagli ucraini, ma anche dalle Nazioni Unite, dall'Unione europea e i suoi principali leader. E anche se i margini di un negoziato appaiono esigui, ogni spazio anche minimo deve essere percorso per far tacere le armi e aprire la strada a una soluzione negoziata". E' quanto scrive in un intervento sul Quotidiano Nazionale Piero Fassino, presidente della Commissione Esteri della Camera.
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Indipendenza energetica garantita con le rinnovabili

Scritto da Arianna Censi.

"L'intervento sulla produzione di energia" attraverso le rinnovabili "ci garantirà una maggiore indipendenza", specialmente se "condiviso e riportato alle comunità locali". Così Arianna Censi (Pse), assessora alla mobilità di Milano, alla riunione della commissione per l'ambiente del Comitato europeo delle regioni, discutendo il parere sulla revisione della direttiva energie rinnovabili preparato dal belga Andries Gryffroy. Censi ha menzionato le comunità energetiche, anche perché va superato il "tabù rispetto al modo in cui si calcola il costo dell'energia" che "non può e non deve dipendere unicamente dal costo del gas" mentre le rinnovabili "avvicinerebbero i cittadini a scelte più consapevoli".
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Riflettere sugli scenari che si possono aprire

Scritto da Marina Berlinghieri.

Articolo di Marina Berlinghieri.

Leggo il fondo di Cerasa di oggi sul Foglio e mi ritrovo molto nei suoi interrogativi.
Il momento drammatico che stiamo vivendo ci interroga in modo profondo. L'aggressione dell'Ucraina da parte della Federazione Russa ci porta ad esprimere la massima solidarietà all'Ucraina. La guerra e la gravità della situazione ci chiama però, come Europei, a riflettere sugli scenari che si possono aprire.
L'Europa nasce su un progetto politico di pace, democrazia e libertà (tutte e 3 insieme, non solo democrazia e libertà), possiamo noi avallare (e favorire) una sua deriva bellicistica?