Ripartiamo dal lavoro
"Il riformismo della sinistra si è sempre basato su tre parole forti: sviluppo, lavoro, protezione sociale. La crisi ha messo in mora quelle tre parole. Dobbiamo restituirle senso e credibilità, sapendo che sviluppo e lavoro non si creano con le politiche del secolo scorso. Ma è essenziale che chi teme di essere solo senta che non lo è".
Così Piero Fassino in un'intervista a Repubblica in cui rileva: "Ci lasciamo alle spalle tre mesi difficili: la vittoria del No nel Referendum, il travaglio della sconfitta, la scissione. Non possiamo stare ancora fermi. Dal Lingotto deve partire un nuovo inizio".
"Sviluppo, lavoro e welfare si realizzano in Europa, non da soli.
Così Piero Fassino in un'intervista a Repubblica in cui rileva: "Ci lasciamo alle spalle tre mesi difficili: la vittoria del No nel Referendum, il travaglio della sconfitta, la scissione. Non possiamo stare ancora fermi. Dal Lingotto deve partire un nuovo inizio".
"Sviluppo, lavoro e welfare si realizzano in Europa, non da soli.
Renzi, cambia mare se vuoi restare il capitano
Caro direttore, viviamo mesi cruciali e difficili al tempo stesso. L'Europa è attraversata da tensioni fortissime, di cui vedremo i risvolti negli appuntamenti elettorali che interesseranno quest'anno anche i due più importanti Paesi dell'Ue, cioè Germania e Francia. Soffia impetuoso il vento della contestazione acritica, del "no" a tutto e tutti. In Italia negli ultimi anni un solo partito si è fatto carico quasi interamente della responsabilità di governo su scala nazionale e locale: il Partito Democratico.
Con Renzi per un PD moderno e una prospettiva di governo del centro sinistra in Italia e in Europa
Sostengo Renzi perché in modo energico e coraggioso è stato interprete del desiderio di rinnovamento della società italiana avviando un serio percorso riformista delle istituzioni, avvicinando il Paese agli standard internazionali sul piano delle regole di convivenza sociale e di programmi di sviluppo.
Perché ha saputo usare un linguaggio, e produrre un messaggio, in grado di superare i confini ideologici in cui è stata rinchiusa per anni la sinistra italiana e il suo gruppo dirigente, proiettandola verso una concreta e stabile prospettiva di Governo del Paese.
Il PD, il congresso, il Governo
L’ex premier a Porta a Porta: sintesi e video del Corriere della Sera
«Si vada a sentenza. Ci sono politici che sperano che le cose cadano nel dimenticatoio. Io chiedo che si vada a sentenza e ricordatevi di queste ore e andiamo a vedere se ci saranno sentenze di condanna... chi è innocente non ha paura a della verità». Lo dice Matteo Renzi a Porta a porta parlando dell’inchiesta Consip in cui è indagato anche il padre Tiziano. «Non metto bocca su questa indagine - aggiunge l’ex premier - Mio padre ha un avvocato, si difende, racconta cosa è successo, ed è assolutamente certo di essere innocente e fa la sua parte. Io da figlio, vivo la dimensione umana di questa vicenda, ma rispetto le istituzioni».