Regolamentare il gioco
Ridurre la domanda e l'offerta di gioco d'azzardo e salvaguardare le persone. Se ne è parlato oggi, nell'ambito del convegno organizzato dai Gruppi del Pd in Consiglio regionale e al Senato “Regolamentare il gioco”, con l'obiettivo di fare il punto sugli ultimi aggiornamenti normativi in materia di gioco d'azzardo e prevenzione e sui più recenti progetti, sociali e tecnologici per combattere le patologie ad esso legate.
Una problematica, quella che riguarda il gioco d'azzardo patologico, che, come ha sottolineato il consigliere regionale Pd Carlo Borghetti “riguarda le persone e coinvolge più istituzioni ed enti e più aspetti, dall'economia alla salute, dalla tecnologia alla educazione".
Su Consip tutto da dimostrare
Quella su Consip è un’inchiesta della magistratura ma le accuse sono tutte da dimostrare. Renzi e gli altri soggetti coinvolti hanno avuto un atteggiamento molto trasparente, di disponibilità a chiarire.
Renzi stesso, fin dall’inizio, contrariamente a ciò che fanno altri, ha espresso piena fiducia nella magistratura e ha chiesto di far luce in fretta, chiarendo anche che se suo padre risultasse colpevole la responsabilità sarebbe doppia. A me colpisce il fatto che di fronte a questa inchiesta, in cui c’è tutto da dimostrare e ci sono molti elementi da approfondire (e c’è anche la disponibilità a farlo da parte delle persone coinvolte) si sta creando un processo politico in cui non vedo fondamento.
Il governo andrà avanti
“Abbiamo molte cose da completare che ha fatto il governo Renzi e delle cose nuove e importanti. La scadenza è la fine della legislatura, poi i governi possono finire prima se non hanno la maggioranza in Parlamento. Noi dobbiamo lavorare tenendo a mente le nostre responsabilità. Se dovessi scegliere un aggettivo vorrei che fosse un governo rassicurante perché gli italiani ne hanno bisogno". Lo ha detto il premier Paolo Gentiloni intervistato da Pippo Baudo a Domenica in su Raiuno.
"E' un bel lavoro, non solo impegnativo. Per chi fa politica lamentarsi che si lavora troppo, finché il fisco regge lo devi fare ed è interessantissimo".
Il Comune di Cerro Maggiore
Giovedì 2 marzo la sindaca mi ha revocato il mandato di assessore e vicesindaco a Cerro Maggiore.
Lo ha fatto senza alcun preavviso. Non mi ha fatto alcuna telefonata motivando le ragioni della sua decisione.
Decisione, beninteso, legittima sotto il profilo procedurale, quandanche immotivata, ma ritengo non dignitosa sotto il profilo umano.
Non sarei sincera se non dicessi che provo un grande dolore per la situazione che si è venuta a creare, ma, allo stesso tempo, mi sento in pace con la mia coscienza.
Ho accolto questo incarico con spirito di servizio e con tanta passione.
Ho incontrato, sul mio cammino persone bellissime. Ho sempre agito secondo coscienza, al meglio delle mie possibilità, in trasparenza e nell’interesse dei cittadini.