"La sospensione dell’esecuzione degli sfratti è una misura necessaria in una fase di emergenza come quella che stiamo vivendo. Il Governo scelga lo strumento più efficace per farlo ma si eviti di mettere più a rischio soggetti già esposti".
Lo scrive su Twitter Franco Mirabelli, vicepresidente del gruppo Pd al Senato, eletto a Milano.

Videointervento del Sindaco di Milano al Corriere della Sera.

«Ci vorranno un paio di mesi, ma Milano ce la farà». Alla larga dall’ottimismo «di maniera» ma anche dal pessimismo più tragico e da ogni forma di rassegnazione. Beppe Sala arriva nella sala Albertini del Corriere per un lungo forum con la redazione. Il direttore Luciano Fontana lo incalza: «Sindaco, quanto dovremo aspettare prima di tornare alla normalità? «Parlando con alcuni imprenditori in Cina, mi sono convinto che ci vorranno un paio di mesi», risponde Sala. L’ottimismo, ora più che mai, è una necessità. Intanto - osserva con una punta di orgoglio il sindaco - la città non si è mai fermata, è comunque andata avanti, «ha tenuto botta».

"Da oggi in tutta Italia saranno chiusi cinema, teatri, concerti, musei. Una scelta necessaria e dolorosa. Ma la cultura può arrivare nelle case".
Lo scrive su Twitter il ministro della cultura e del turismo Dario Franceschini, che lancia un appello a tv e social: "Chiedo alle tv di programmare musica, teatro, cinema, arte e a tutti gli operatori culturali di usare al massimo i loro social e siti".

"Le misure eccezionali adottate dal governo per fronteggiare l'emergenza sanitaria appaiono opportune e necessarie. Oggi la priorità è certamente quella di contenere la diffusione dell'epidemia, per evitare picchi di contagio che potrebbero mandare al collasso il sistema sanitario, e creare danni ancora più pesanti all'economia del Paese. Giusto quindi sospendere le attività didattiche in scuole e università, sospendere ogni attività che comporti affollamento di persone, adottare tutte le opportune cautele laddove ciò sia richiesto. In questo quadro riteniamo che anche gli uffici giudiziari - luoghi dove notoriamente transitano quotidianamente centinaia di persone, dove si celebrano udienze in stanze spesso piccole e affollate, ove le misure di cautela su distanze tra persone sono obiettivamente difficili da rispettare - non possano rimanere estranei a provvedimenti finalizzati a contenere la diffusione del virus e a tutelare gli operatori del settore".