Abbiamo scelto di essere trasparenti
“I numeri dei contagiati in Italia sono così alti perché abbiamo scelto di essere trasparenti nel comunicare i dati e abbiamo anche scelto di fare i tamponi a tante persone e non solo a chi presentava dei sintoni di malattia, soprattutto nelle zone più interessate dal virus. Gli altri Paesi hanno fatto altre scelte e, di conseguenza, i numeri sono diversi. È vero che, in questo momento, c’è un centro in Italia, a Codogno, da dove si è diffuso il virus e su questo bisognerà fare degli approfondimenti, ma credo che il fenomeno si diffonderà anche nel resto d’Europa”.
Lo ha detto il senatore Franco Mirabelli in Tv a 7Gold.
Lo ha detto il senatore Franco Mirabelli in Tv a 7Gold.
Pensiamo solo ad aiutare il Paese
"In questo momento tutti quanti dovremmo dare al Paese il messaggio chiaro che tutta la politica e tutte le istituzioni sono impegnate su una unica priorità: quella di mettere i cittadini nelle condizioni di non rischiare, di tutelare la nostra comunità e di fare in modo che si esca da questa situazione evitando che la nostra economia venga penalizzata. Dobbiamo dire ai cittadini che tutti stiamo guardando all'interesse del Paese e pensando a proteggere le persone. Per questo trovo assolutamente fuori luogo che in questa fase, dove dovremmo tutti concentrarci su questo, invece ci si concentri sulla polemica politica e addirittura si cerchi di usare questa occasione per cercare di mettere in crisi il Governo e cambiarlo. Il Governo in Italia c'è e sta lavorando, ognuno può darne il giudizio che vuole, però, nell'ultima settimana si è votata tre volte la fiducia tra Camera e Senato e si è visto che c'è una maggioranza parlamentare.
No a paure irrazionali
Ha fatto sentire la sua voce anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha posto l'accento su un concetto: "La conoscenza è l'antidoto a paure irrazionali e immotivate come avviene talvolta anche in questi giorni". Per il capo dello Stato "unità d'intenti e solidarietà sono un dovere". Mattarella al Quirinale ha incontrato gli operatori della fondazione Telethon per il trentennale, alla vigilia della Giornata delle Malattie Rare e ha detto: "In questo giorno dedicato alle malattie rare dobbiamo sentire il dovere di ringraziare chi sta operando con fatica, con sacrificio, con abnegazione per contrastare il coronavirus: i medici, gli infermieri, il personale della Protezione civile, i ricercatori, le donne e gli uomini delle Forze Armate e di quelle di polizia, tutti coloro che in qualche modo si trovano in prima linea". Il presidente ha sottolineato anche che "la scienza è alleata della società e questa deve riferirvisi con senso di responsabilità". Video dell'intervento»
Riaprire i luoghi della cultura
"Le parole di Sala sono giuste e condivisibili. Riaprire i luoghi della cultura è un primo segnale di ripresa e di uscita dalla crisi. Lo verificheremo", così il Ministro Dario Franceschini ha commentato la richiesta del sindaco di Milano, aggiungendo: "Naturalmente non è una decisione che spetta a me o al sindaco di Milano, ma va discussa con le autorità sanitarie. Lo faremo".