
In Europa la risposta alla crisi del Covid-19, con il Piano di rilancio economico proposto dalla Commissione, ha prodotto una svolta storica, con l'abbandono dei canoni neoliberisti dominanti negli ultimi 20 anni e delle politiche di austerità che avevano generato difficoltà e disuguaglianze fra gli Stati membri. Ora l'Italia dovrà aumentare considerevolmente la sua capacità di programmazione e di spesa, e investire, con il sostegno dei fondi europei, nel sistema sanitario, nelle infrastrutture nei beni comuni come educazione, formazione e accesso per tutti alle nuove tecnologie, e sul nuovo modello di sviluppo basato sulla Green Economy e sulla transizione digitale. Questi, a grandi linee, i contenuti dell'intervento del presidente del Parlamento europeo,
David Sassoli, alla prima giornata degli "Stati generali", la serie di incontri organizzati dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte con rappresentanti delle istituzioni italiane ed europee e delle parti sociali, per un confronto sui progetti di rilancio del Paese.
In Europa»

Nei mesi dell'emergenza "io e il governatore lombardo, Attilio Fontana, abbiamo cercato da ambo i lati di tenere un garbato rapporto istituzionale perché farci la guerra a vicenda non avrebbe avuto senso. Certo che rispetto alla gestione sanitaria della Regione sto muovendo critiche e chiedo che un ripensamento ci sia". Lo ha detto il sindaco di Milano,
Giuseppe Sala, intervenendo alla trasmissione di Rai Radio 1 Centocittà. Quello della pandemia "è stato un impatto inaspettato però quello che chiedo è una riflessione su cosa non ha funzionato, non per accusare ma per ripensare meglio al futuro - ha aggiunto -. Un'idea di quello che non ha funzionato ce l'ho e non sono solo io a dirla, ho letto un'intervista al professore Andrea Crisanti che diceva le stesse cose. La Lombardia ha perso nell'ultimo periodo la capacità di gestire bene l'assitenza socio sanitaria sul territorio, ci sono le eccellenze degli ospedali ma i medici di base hanno 2 mila pazienti e sono produttori di ricette".
"Anche Crisanti»