Sì alla tregua mondiale proposta dall'Onu
Papa Francesco ha ribadito il suo appoggio alla proposta delle Nazioni Unite per una tregua mondiale dei conflitti in corso per permettere di affrontare la pandemia globale di coronavirus. "Questa settimana il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha adottato una Risoluzione che predispone alcune misure per affrontare le devastanti conseguenze del virus Covid-19, particolarmente per le zone già teatro di conflitti", ha detto il Pontefice dopo la recita dell'Angelus. "È lodevole la richiesta di un cessate-il-fuoco globale immediato, che permetterebbe la pace e la sicurezza indispensabili per fornire l'assistenza umanitaria così urgentemente necessaria. Auspico che tale decisione venga attuata effettivamente e tempestivamente per il bene di tante persone che stanno soffrendo. Possa questa Risoluzione del Consiglio di Sicurezza diventare un primo passo coraggioso per un futuro di pace".
Non sono preoccupato di chi avrò contro
"Se potrò farlo io perché ho le motivazioni, la forza, la salute per farlo credo che, con un po' di arroganza, nessuno come me può farlo ma devo sentirmi in condizione per prendere questa sfida". Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha parlato della decisione se correre per un secondo mandato nel corso della trasmissione radiofonica 'Non Stop News' su Rtl 102.5."Io voglio essere sicuro di essere carico, pieno di energia, convinto, di essere la persona migliore, non mi preoccuperei proprio per niente di chi mi mettono contro - ha aggiunto - Se io sono convinto vado avanti a testa bassa, ma voglio sentirmelo dentro. Anche perché non ho un piano B, non mi vedo in altri ruoli, il mio piano rimane ed è stato fare bene il sindaco di Milano".
Noi combattiamo, ma è difficile essere ottimisti
"Noi combattiamo, ma è difficile essere ottimisti. Questo governo, che sarebbe pure dalla mia parte, non ha una linea chiara", così il sindaco di Milano, Beppe Sala, intervistato da Selvaggia Lucarelli sul sito di The Post Internazionale. "Ad oggi - ha aggiunto - abbiamo visto una piccola parte di quello che andava fatto, ovvero quella assistenziale: la cassa integrazione e il resto. Quello che ancora non si vede è il piano a lungo termine. Su cosa si lavorerà? Sulle infrastrutture? Sull'ambiente? Sul digitale? E come? Se vai dagli Stati Generali hai due possibilità: o hai il tuo piano e lo spieghi, oppure il secondo, cioè quello di Conte che è: parliamo del futuro del Paese. Solo che è difficile che tu venga a capo di qualcosa, perché gli industriali fanno la loro parte, i sindacati la loro… ognuno tira da una parte". 

