
Da Dante arriva a noi una lezione di coerenza che vale per tutti, politici compresi, perché non si può andare contro la propria coscienza. Ed una delle sue eredità più importanti è nel dilemma fra giustizia e compassione. Nel giorno in cui si celebrano i 700 anni della morte del sommo poeta, il Dantedì, il presidente della Repubblica,
Sergio Mattarella, intervistato dal Corriere della Sera in apertura di prima pagina ne riflette sul messaggio e la statura, pur invitando a non attualizzarlo a tutti i costi, perché la grandezza di Dante è nella sua capacità di trascendere il suo tempo "e di fornire indicazioni, messaggi e insegnamenti validi per sempre". E la sua universalità e bellezza vanno ricercate "proprio nella particolare attitudine di penetrare nel profondo nell'animo umano, descrivendone in modo coinvolgente moti, sentimenti, emozioni".
I vizi che Dante»