Ecologista non per vezzo
"Stiamo esagerando sul tema della chiusura delle scuole, non possiamo non vedere il disagio che i ragazzi hanno, si stanno sviluppando patologie gravissime da disagio". A dirlo e' il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, intervenendo all'evento 'Next Generation EU: Milano e il ruolo della citta''. Il sindaco Sala si è dilungato sul tema della transizione ambientale, ribadendo che la sua battaglia green non è solo un vezzo. "Io non faccio l'ecologista di vezzo, seguire questo trend di ambientalismo è importante perché creerà lavoro. Sono le aziende che cercheranno di rinnovarsi, è buon senso, non è un vezzo".
"Il mio è stato un atto di onestà", ha aggiunto il sindaco di Milano parlando dell'adesione ai Verdi europei.
"Il mio è stato un atto di onestà", ha aggiunto il sindaco di Milano parlando dell'adesione ai Verdi europei.
Dimezzare i tempi per realizzare le opere
"La sfida principale del Paese è che il Pnrr impone a tutti di andare molto veloci; entro il 30 aprile dobbiamo presentare un Pnrr forte e credibile. Ma poi dal primo maggio si tratta di realizzarlo: per questo, non aspetteremo il giudizio finale della commissione per avviare i progetti. Lì abbiamo la sfida principale perché non dobbiamo ridurre i tempi di realizzazione del 10%, ma li dobbiamo dimezzare, in quanto entro il 2026 non basta aver speso i soldi, me le tratte ferroviarie devono essere in esercizio, i porti migliorati, i sistemi di trasporto pubblico locali rinnovati". Lo dice il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini intervistato dal Sole 24 Ore. "L'Italia ha sulle infrastrutture ritardi molto forti - osserva - questo ha a che fare con la scarsa capacità del nostro Paese di programmare a medio e lungo termine, di pensare il proprio futuro. Il Pnrr è una grande occasione, ma penso che servirebbe anche un Istituto sul futuro e sulla programmazione strategica. Questo governo farà alcune cose urgenti e importanti, ma penso anche che l'Italia dovrebbe dotarsi di uno strumento per pensare a medio e lungo termine".
Nella pandemia la nazione ha mostrato spirito di democrazia e coesione
Nel giorno dell'anniversario dell'Unità d'Italia, il presidente Mattarella elogia la nazione per la reazione alla pandemia. "L'Italia, colpita duramente dall'emergenza sanitaria, ha dimostrato ancora una volta spirito di democrazia, di unità e di coesione. Nel distanziamento imposto dalle misure di contenimento della pandemia ci siamo ritrovati più vicini e consapevoli di appartenere a una comunità capace di risollevarsi dalle avversità e di rinnovarsi". Così in una dichiarazione il presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del 160° anniversario dell'Unità d'Italia, della Costituzione, dell'Inno e della Bandiera".
Il 16 marzo 1978 veniva rapito Aldo Moro
“Ci separano quarantatré anni dal disumano assassinio in Roma, ad opera dei terroristi delle brigate rosse, di Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Francesco Zizzi, Raffaele Iozzino. Difensori dello Stato di diritto, della libertà e della democrazia della Repubblica, pagarono con la vita il mandato loro affidato di proteggere Aldo Moro, statista insigne, presidente della Democrazia Cristiana, il cui calvario sarebbe durato sino al successivo 9 maggio quando il suo corpo venne fatto ritrovare in via Caetani.
Una data, quella del 16 marzo 1978, incancellabile nella coscienza del popolo italiano”. Lo afferma in una dichiarazione il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Una data, quella del 16 marzo 1978, incancellabile nella coscienza del popolo italiano”. Lo afferma in una dichiarazione il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.