Politiche abitative e ruolo delle cooperative
La vicenda greca
 Sono ore di grande apprensione per la Grecia. Bisogna tornare immediatamente al tavolo, dobbiamo farlo perchè i rischi sono enormi. Accettare un’uscita della Grecia significa sconfessare l’integrità della moneta e aprire le porte a scenari veramente preoccupanti per l'Europa intera. C'è ancora tempo, serve un incontro ai massimi livelli perché siamo convinti che le distanze possano ancora essere ricucite.
Sono ore di grande apprensione per la Grecia. Bisogna tornare immediatamente al tavolo, dobbiamo farlo perchè i rischi sono enormi. Accettare un’uscita della Grecia significa sconfessare l’integrità della moneta e aprire le porte a scenari veramente preoccupanti per l'Europa intera. C'è ancora tempo, serve un incontro ai massimi livelli perché siamo convinti che le distanze possano ancora essere ricucite.Ho grande rispetto per la Bce che non manda al collasso le banche greche in attesa del referendum del 5 luglio, ma dobbiamo dire che invece gli altri (istituzioni e organismi) gettano il sasso della prova di forza e poi ritirano la mano. In questo irresponsabile gioco di forza chi sarà "stritolato" sarà il popolo greco,vittima incolpevole degli errori di molti.
4 luglio: Milano, viva, sicura, democratica
 Non ho mai pensato che le Primarie fossero un "dogma", ma ho sempre pensato, invece, che la nostra forza nasce dalla nostra gente, dall'intelligenza, la passione e la sensibilità che il "popolo delle primarie" esprime. È il popolo che ha fatto nascere il PD e vincere Giuliano Pisapia. Le primarie non sono un dogma, sono una scelta. Io non ho paura di dire alla città cosa penso del nostro futuro, dei nuovi obiettivi, di quali energie vedo, di quali problemi dobbiamo risolvere. Dobbiamo metterci in mente che a Milano non si tratterà di scegliere il più simpatico tra di noi, ma il più adatto a sconfiggere il centrodestra. Dobbiamo avere la forza di imporre un'altra agenda politica sintonizzata sulla forza di questa città.
 Non ho mai pensato che le Primarie fossero un "dogma", ma ho sempre pensato, invece, che la nostra forza nasce dalla nostra gente, dall'intelligenza, la passione e la sensibilità che il "popolo delle primarie" esprime. È il popolo che ha fatto nascere il PD e vincere Giuliano Pisapia. Le primarie non sono un dogma, sono una scelta. Io non ho paura di dire alla città cosa penso del nostro futuro, dei nuovi obiettivi, di quali energie vedo, di quali problemi dobbiamo risolvere. Dobbiamo metterci in mente che a Milano non si tratterà di scegliere il più simpatico tra di noi, ma il più adatto a sconfiggere il centrodestra. Dobbiamo avere la forza di imporre un'altra agenda politica sintonizzata sulla forza di questa città. 

