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La vicenda greca

Written by Patrizia Toia.

Patrizia ToiaSono ore di grande apprensione per la Grecia. Bisogna tornare immediatamente al tavolo, dobbiamo farlo perchè i rischi sono enormi. Accettare un’uscita della Grecia significa sconfessare l’integrità della moneta e aprire le porte a scenari veramente preoccupanti per l'Europa intera. C'è ancora tempo, serve un incontro ai massimi livelli perché siamo convinti che le distanze possano ancora essere ricucite.
Ho grande rispetto per la Bce che non manda al collasso le banche greche in attesa del referendum del 5 luglio, ma dobbiamo dire che invece gli altri (istituzioni e organismi) gettano il sasso della prova di forza e poi ritirano la mano. In questo irresponsabile gioco di forza chi sarà "stritolato" sarà il popolo greco,vittima incolpevole degli errori di molti.
Tutti noi speriamo che la situazione non sia ancora del tutto irrecuperabile.
Dai giornali il quadro sembra sempre più confuso, alcuni riconoscono il ruolo positivo che ha avuto Draghi (e io sono tra questi), altri accusano la Banca Centrale di non aver fatto abbastanza.
Alla Conferenza dei Capigruppo al Parlamento Europeo è stata accolta la richiesta avanzata da noi Socialisti & Democratici - attraverso il nostro capogruppo Gianni Pittella - di estendere fino al 5 luglio il programma di assistenza finanziaria alla Grecia e di tenere nelle prossime ore un Eurosummit straordinario. Non si capisce perchè il PPE si sia astenuto, unico tra i gruppi.
Sono convinta che si può riaprire la strada del negoziato con la Grecia. La scelta del governo greco, pur legittima, non mi è sembrata lungimirante, ma soprattutto non deve chiudere la strada alla ripresa delle trattative. Ha ragione Juncker nel dire che ora bisogna mettere da parte inutili ripicche e tentazioni populiste, se non si vuole scivolare verso un piano inclinato dove per irresponsabilità di una e dell'altra parte, per una specie di prova di forza, si finisca per ottenere ciò che tutti dicono di non volere, la situazione rischia ormai di sfuggire di mano a tutti e dunque si riprenda il filo di apertura che Juncker lancia. Ci aspettiamo da tutti i leader europei, in primo luogo da Angela Merkel, una visione storica, che punti non solo a salvare il popolo greco, ma anche ad evitare un drammatico indebolimento del progetto europeo.
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