Jobs Act e ricollocamento

Così Marco Leonardi, consulente del Partito democratico sul Jobs Act e docente di Economia del lavoro all'Università di Milano, in una intervista a Libero, replica alle lamentele di Regioni come la Lombardia che si dia in mano ai centri pubblici per l'impiego l'accoglienza e la profilazione di chi è stato espulso dal mercato del lavoro.
E aggiunge: "Non basterà poco per perdere i diritti, ma le regole saranno certe e automatiche. Sarà nell'interesse della stessa agenzia per il lavoro privata comunicare al centro per l'impiego che la persona non si sta impegnando abbastanza". Che ruolo avrà in questo processo l'Agenzia nazionale per ü lavoro? "A livello di governance, nei fatti la direzione delle Politiche attive del Ministero del Lavoro verrà esternalizzata, fondendosi con Isfol - che farà valutazione delle politiche pubbliche - e la società per azioni Italia Lavoro". Ma non sarà l'ennesimo carrozzone: "Non è così: il numero di lavoratori dell'agenzia è già stato determinato nel decreto. Siamo già in fase di dimagrimento. Casomai il problema carrozzoni riguarda i centri per l'impiego. Abbiamo tolto loro il compito di firmare gli stati di disoccupazione, cosa che li impegnava per la maggior parte del tempo perché occorreva questa firma per accedere a ticket, case popolari, eccetera. Ora avranno modo di lavorare al nuovo processo di politiche attive".