Stop al Consumo di Suolo: legge approvata alla Camera
Con 256 voti favorevoli, 140 contrari e 4 astenuti la Camera dei Deputati ha approvato, la scorsa settimana, il disegno di legge sul consumo del suolo. Si tratta di un provvedimento innovativo, ora al vaglio del Senato, in linea con i principi dettati dall'Unione Europea, che propone di avvicinarsi al "consumo zero" entro il 2050.
La legge, da una parte, riduce il consumo ulteriore di suolo e dall’altra contempla una serie di semplificazioni utili a realizzare interventi di rigenerazione delle aree urbane degradate, privilegiando progetti su edifici pubblici e privati secondo più elevati standard di qualità ambientale.
La legge, da una parte, riduce il consumo ulteriore di suolo e dall’altra contempla una serie di semplificazioni utili a realizzare interventi di rigenerazione delle aree urbane degradate, privilegiando progetti su edifici pubblici e privati secondo più elevati standard di qualità ambientale.
Riforma Aifa, Iss e Agenas in fretta
Intervista pubblicata dal Sole 24 Ore.
Emilia De Biasi, la pasionaria relatrice dell'ex Ddl omnibus che ieri ha tagliato il primo traguardi al Senato, non è tra coloro che cercano rivincite. Con «tenacia», lo dice lei stessa, ha portato a casa il risultato: «Una battaglia non si vince mai in solitudine», si affretta però a precisare. Non senza gettare nella mischia un pacchetto di misure, appunto, da mischia rugbistica: risolvere l'intrigo delle competenze tra medici e infermieri con un lavoro d'insieme tra le categorie, ma - attenzione - ben sapendo che «lavorare insieme non significa annullare i medici. L'esistenza delle professioni non può mai significare l'emarginazione della professione medica, che continua a essere centrale». E «lo dice - aggiunge - chi sa bene quanto valgano le professioni sanitarie».
Industry 4.0 leva per l’Italia ma serve formazione
Intervista pubblicata da K4B.
Industry 4.0, Internet of Things, Digital Fabrication. Sono questi i termini che sottendono quella che molti ormai definiscono la quarta rivoluzione industriale. Che, come quelle che l’hanno preceduta, non sarà indolore perché la trasformazione dei processi produttivi aprirà tante nuove opportunità per chi è pronto a coglierle, ma metterà fuori gioco tante aziende e tanti lavoratori. Serve dunque investire di più nella formazione sulle nuove tecnologie. Solo così anche l’Italia potrà cogliere i vantaggi del cambiamento. Ne abbiamo parlato con l’On. Patrizia Toia, capodelegazione PD al Parlamento europeo e Vicepresidente Commissione ITRE.
Il club delle migliori scienziate italiane
"Investire nella ricerca non è un costo, ma un modo per creare ricchezza nel Paese". La vicepresidente del Consiglio regionale, Sara Valmaggi ha aperto così il suo intervento, mercoledì scorso, all'incontro che ha sancito la nascita del "Top italian women scientists 2016", il club delle migliori scienziate italiane, promosso da Onda, l'Osservatorio nazionale sulla salute della donna. Il gruppo riunisce 38 eccellenze femminili, donne che hanno contribuito in maniera significativa allo sviluppo della ricerca in campo biomedico. L'obiettivo è quello di promuovere la ricerca rosa e avvicinare le giovani a questo mondo.