Grande Milano, patto sulle tasse con il governo per trasporti e housing sociale

Le proposte del candidato a sindaco del centrosinistra Giuseppe Sala pubblicate dal Corriere della Sera.

Un bell’articolo di Ferruccio de Bortoli ha stimolato alcune riflessioni sul tema che vorrei proporre ai lettori del Corriere. Le Città metropolitane rappresentano l’occasione di semplificare il nostro sistema istituzionale e insieme, di rompere la logica verticistica e chiusa di quello amministrativo. La legge Delrio non è perfetta, ma ha il pregio di non imporre alcun modello dall’alto e di far sì che le diverse Città metropolitane possano nascere invece dal basso e «su misura».
È esattamente ciò che vuole Milano. Il suo futuro metropolitano, infatti, non è un’opzione, ma un destino fondamentale, reso ancor più manifesto dalla trasformazione che la città ha vissuto negli ultimi vent’anni e che ne ha fatto la capitale «funzionale» del Paese.

Non è quindi solo Milano ad avere bisogno di realizzare la sua dimensione metropolitana, ma il Paese stesso, anzi l’Italia ancor prima della città. Però la creazione della Città metropolitana milanese è talmente rilevante anche per i destini del Paese che può essere affrontata e risolta soltanto in un rapporto diretto, pragmatico, solidale e costruttivo di Milano con il governo nazionale. Lo Stato trattiene più del 40 per cento delle entrate della Milano metropolitana che contribuisce per una somma superiore al 10% del Pil nazionale. Proporrò quindi al governo di concordare insieme i progetti che dovranno essere sostenuti dalla fiscalità nazionale. Fra questi vi sta, in primo luogo, un grande progetto di trasporto metropolitano che avrà il compito di contenere il traffico automobilistico che si riversa quotidianamente in città e contribuire a trasformare la grande Milano in una metropoli più sostenibile e efficiente. Un secondo progetto riguarda l’housing sociale con l’obiettivo di riqualificare ampi spazi del tessuto cittadino ricucendo il rapporto tra centro e periferie. Questo è anche il richiamo di Renzo Piano che credo vada tenuto in grande considerazione.