Nimby e Pimby
Nimby e Pimby potrebbero essere due supereroi dei cartoni animati, in continua lotta tra loro; purtroppo non è così!
Con NIMBY (acronimo inglese per Not In My Back Yard, letteralmente "Non nel mio cortile") viene indicato un atteggiamento, che si riscontra nelle proteste contro opere di interesse pubblico o non, che hanno, o si teme possano avere, effetti negativi sui territori in cui verranno costruite, come, ad esempio, grandi vie di comunicazione, cave, insediamenti industriali, termovalorizzatori, discariche, depositi di sostanze pericolose, centrali elettriche e simili.
Tim Cook alla Bocconi
Lottare contro i cambiamenti climatici è una priorità a livello internazionale. La crisi climatica ci fa ricordare che i nostri destini sono interconnessi. L'ambiente deve far parte dell'agenda delle aziende, abbiamo la responsabilità e l'obbligo di gestirlo. Abbiamo l'obbligo di fare ciò che è giusto fare. Ecco cosa guida la Apple". Tim Cook, Ceo di Apple, ha parlato agli studenti della Bocconi di Milano in occasione della cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico 2015-16.
È stato il suo primo discorso in un'università al di fuori degli Stati Uniti, la sua prima visita ufficiale in Italia.
È stato il suo primo discorso in un'università al di fuori degli Stati Uniti, la sua prima visita ufficiale in Italia.
L'eredità dell'Expo, l'Italia verso il futuro
Expo 2015 si è conclusa con un innegabile successo. Ventuno milioni di visitatori e il vanto di essere riusciti, grazie ad un progetto internazionale dai valori etici alti, a realizzare un'esposizione mondiale unica. Non tutti in Italia avevano scommesso sulla riuscita di questo semestre espositivo a Milano, ed invece lo straordinario impegno della città, della Regione, del Governo e di tutte le istituzioni coinvolte hanno prodotto un risultato importante.
L'opera che nessuno voleva è diventata un simbolo ambito
Riprendiamo l'intervista a Marco Balich realizzata da per Christian Pradelli MiTomorrow.
Tutti col naso all’insù. Per sei mesi. A vedere lo spettacolo dell’Albero della Vita. Il popolo di Expo, quello degli habitué affezionati, quelli di una sola visita e anche i ritardatari dell’ultimo momento, non si è proprio perso il giro sotto al simbolo della nuova Milano. Si, perché c’è già chi ha ribattezzato l’opera-icona del 2015 come la futura “Torre Eiffel di Milano”. In tutto, trentacinque metri di acciaio, larice e Led. Il suo è stato solo un arrivederci. Come promette anche il papà, Marco Balich, che ha colto l’occasione dei giorni successivi alla chiusura di Expo per togliersi qualche sassolino dalle scarpe.