In corsa verso Regione Lombardia
Il 4 marzo sarò candidata per le elezioni regionali in Lombardia (collegio di Milano e Città Metropolitana) nella lista del Partito Democratico a sostegno di Giorgio Gori.
Ringrazio i segretari di circolo, i sindaci e la segreteria di Zona per avere proposto la mia candidatura a rappresentare il nostro territorio e la Città Metropolitana nella corsa per il Consiglio regionale.
Un grazie per la fiducia al PD metropolitano.
Ringrazio, infine, tutti coloro che mi vogliono bene e mi hanno convinta ad accettare questa nuova sfida mettendo a disposizione l’esperienza fin qui maturata, le mie competenze, il mio impegno e il piacere che, da sempre, provo nel condividere con gli altri obiettivi, sogni, idee e proposte.
Bilancio della Legislatura e impegno per i prossimi anni
Innanzitutto vorrei ricordare che i sondaggi delle scorse elezioni europee davano il PD attorno al 30% e, invece, poi si è raggiunto il 40% mentre alle scorse politiche il PD veniva considerato come il primo partito e intorno al 35% ma, purtroppo, non è andata così.
A determinare l’esito del voto, quindi, più che i sondaggi, conteranno molto questi cinquanta giorni di campagna elettorale che ci separano dal 4 marzo.
Da Cremona alla Regione Lombardia
Ho deciso di candidarmi perchè ritengo necessario che occorra mettersi in gioco in sfide importanti. Troppo spesso nel nostro Paese, ma anche nel nostro territorio, le lamentele e la critica continua non lasciano mai spazio all'impegno, alla proposta.
Ecco perchè credo sia giusto metterci la faccia, con determinazione e coraggio.
Il nostro territorio in questi anni è stato ai margini delle politiche di Regione Lombardia. Non ci nascondiamo, la Lombardia è ancora una terra, una regione, ricca di opportunità, ma in questi ha perso occasioni importanti, rimanendo immobile.
É giunto il momento di un cambio di passo deciso, perché non basta fare qualcosa, ma occorre farla bene e meglio se vogliamo che questo territorio sia un luogo di crescita e di sviluppo, in particolare per le giovani generazioni.
L'Italia segua Milano
"Milano oggi è la città più dinamica del Paese e sta facendo bene la sua parte per il futuro. Ma io domando: l'Italia ha un disegno, un progetto, per aumentare la sua competitività internazionale?". E' quanto afferma il sindaco di Milano Beppe Sala, che in un'intervista al Corriere della Sera parla del suo libro in uscita, "Milano e il secolo delle città", in cui spiega che la città lombarda, in assenza di risposte dall'Italia, "si rivolgerebbe direttamente all'Europa e alle sue risorse". "Milano si mette in gioco, è attrattiva", evidenzia Sala, ma "il Paese non mette a frutto questo capitale. Se Milano è una punta avanzata e conosciuta sulla scena internazionale, bisogna dare alla città e al suo territorio gli investimenti e gli strumenti per una nuova responsabilità".