Roadmap europea per un'uscita comune dal lockdown

Oggi la Commissione, ha presentato una tabella di marcia europea per eliminare gradualmente le misure di contenimento dovute alla diffusione del Coronavirus.
Le misure sono state efficaci tuttavia, è innegabile che le persone e la nostra economia stanno pagando un costo drammatico e bisogna mettere a punto un piano di rientro graduale verso condizioni di vita e di lavoro meno restrittive.
Tre criteri principali dovrebbero essere considerati per valutare se è giunto il momento di iniziare a rilassare il confinamento:
Ecco perché la sanità territoriale in Lombardia non era pronta

Da consigliere regionale ho partecipato ai lavori nel 2014-2015 per la riforma del servizio socio-sanitario regionale in Lombardia, culminata con la legge regionale 23/2015, i cui effetti possiamo valutare ora anche in relazione alla attuale emergenza Coronavirus.
Questa emergenza, infatti, ha portato al pettine drammaticamente tutti i nodi e la debolezza dei servizi sanitari territoriali della Regione Lombardia, dimostrando una volta di più che non era un caso che la Lombardia in questi anni finisse sempre in 5^ posizione tra le Regioni italiane nella classifica dei Livelli Essenziali di Assistenza.
Il Corona virus e la continuazione della politica

Luigi Einaudi, in un libro pubblicato negli anni 20 sulla guerra e il sistema tributario italiano, parlando degli effetti del conflitto pone l’accento su “imboscati e pescicani”, e a questo proposito cita il lavoro di diverse commissioni d’inchiesta, da quella su Caporetto a quella sull’aumento dei prezzi. Sono passati 100 anni e si potrebbe riproporre uno scenario simile, cambieranno solo i soggetti, ma cinismo e spregiudicatezza saranno eguali. Molti parlano di guerra asimmetrica, cioè di: “una strategia militare che impiega una guerra politica e mescola una guerra convenzionale, una guerra irregolare e una guerra cibernetica con altri metodi di influenza, come fake news, diplomazia, guerre legali e interventi elettorali stranieri, pandemie.
Più test e meno slogan
