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Il Corona virus e la continuazione della politica

Written by Massimo Cingolani.

Massimo Cingolani Articolo di Massimo Cingolani pubblicato da La Voce Metropolitana.

Luigi Einaudi, in un libro pubblicato negli anni 20 sulla guerra e il sistema tributario italiano, parlando degli effetti del conflitto pone l’accento su “imboscati e pescicani”, e a questo proposito cita il lavoro di diverse commissioni d’inchiesta, da quella su Caporetto a quella sull’aumento dei prezzi. Sono passati 100 anni e si potrebbe riproporre uno scenario simile, cambieranno solo i soggetti, ma cinismo e spregiudicatezza saranno eguali. Molti parlano di guerra asimmetrica, cioè di: “una strategia militare che impiega una guerra politica e mescola una guerra convenzionale, una guerra irregolare e una guerra cibernetica con altri metodi di influenza, come fake news, diplomazia, guerre legali e interventi elettorali stranieri, pandemie.
Von Clausewitz sosteneva che «Ogni era ha il suo tipo di guerra, le sue condizioni di limite e i suoi preconcetti peculiari.» Se il coronavirus è la continuazione della politica con altri mezzi è il caso di tenersi pronti. La funzione della politica sarà fondamentale per evitare gli errori del passato, sarà bene vedere chi sono gli imboscati e i pescicani, tenendo conto che insieme possono essere una miscela esplosiva, e che sono il pericolo maggiore per la società. Potrà andare tutto bene riguardo la salute, ma il sentiment sociale non sarà affatto semplice. Dovremo pensare a migliorare un mondo peggiore che ci avrà lasciato il coronavirus, tenendo presente che nelle situazioni di crisi, basti pensare ai dopoguerra del secolo scorso si scatenano i peggiori istinti. Comunque nella categoria degli imboscati possiamo raggruppare un mondo vasto e variegato, che va da chi in luoghi di lavoro impegnati in prima linea, dalla grande distribuzione agli ospedali ha usufruito a dismisure della malattia per non intaccare le ferie. Questo fenomeno più diffuso di quanto si creda ha creato lacerazioni, che si esaspereranno nei prossimi mesi, quando a molti mancheranno le ferie. Imboscati anche quei governatori che per non urtare le opportunità della grande distribuzione, hanno costretto a lavorare anche a Pasqua e Pasquetta. Per i pescecani c’è l’imbarazzo della scelta, da chi ha aumentato i prezzi delle mascherine, sia che fosse una farmacia sia che fosse una multinazionale, a chi ha aspettato questo momento per portare la sede legale in Olanda a chi come la Commerzbank, con partecipazione statale al 15%, ha invitato a vendere i titoli di stato italiani. Ma fare elenchi di imboscati e pescecani non serve a niente, è però importante sapere che nella società liquida si disperdono in tutti gli strati della popolazione. Serve una politica forte che gestisca per tempo la situazione sociale che si svilupperà tra qualche mese, quando il problema del lavoro si acutizzerà Le soluzioni saranno quelle di una maggior controllo sull’utilizzo delle risorse, favorendo il mercato e la concorrenza, e anche il rispetto delle regole, vigilando affinché le offerte di credito arrivino a tutti, sapendo che mancare ad una di queste verifiche non farà altro che favorire uno sviluppo distorto e probabilmente anche criminale.
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