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Trebeschi, Landi e la tradizione del cattolicesimo democratico bresciano

Written by Lorenzo Gaiani.

Lorenzo GaianiArticolo di Lorenzo Gaiani per le Acli.

E’ scomparso poco prima di Pasqua, a oltre novant’anni, l’avvocato Cesare Trebeschi, già Sindaco di Brescia dal 1975 al 1985; il mese scorso, sempre a Brescia, era venuto a mancare Gianni Landi, importante figura di leader operaio cattolico a lungo impegnato nella DC, nella CISL e nelle ACLI. La loro morte, insieme a quella della vedova di Mino Martinazzoli, Giuseppina Ferrari, segna in qualche misura una sorta di congedo rispetto a due importanti filoni del movimento cattolico che ebbero in Brescia una lunga tradizione che si mescolò non sempre armoniosamente dando vita ad un’esperienza singolare che ha determinato gran parte della vita politica locale dagli ultimi decenni del XIX secolo in poi, e che ha avuto importanti riflussi sulla politica nazionale e , per quel che concerne uno dei suoi esponenti, anche sulle sorti della Chiesa universale.
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Due idee sbagliate

Written by Enrico Morando.

Enrico MorandoIntervento di Enrico Morando per Libertà Eguale.

Nella maggioranza che sostiene il governo italiano circolano due posizioni – o proposte, o spunti per la discussione, o come altro li si voglia chiamare – che sono non soltanto sbagliate, ma anche pericolose, perché in grado di ostacolare la buona gestione della crisi in atto e il corretto cammino per uscirne.
L’Italia non farà mai ricorso al Mes? È un errore.
1- La prima – “l’Italia non farà mai il ricorso al MES” – è apertamente sostenuta dal M5S, fatta propria (obtorto collo?) dal Presidente Conte (“l’Italia non ha bisogno del MES. Il nostro strumento sono gli Eurobond”) e non contrastata dal PD (Misiani: “del MES ha solo più il nome…
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Semaforo verde della Commissione europea al Decreto Liquidità

Written by Patrizia Toia.

Patrizia ToiaMessaggio di Patrizia Toia.

A tempo di record è arrivato il parere positivo che autorizza la garanzia per 200 miliardi per i prestiti alle imprese.
Dopo appena sei giorni è arrivato il via libera della Commissione europea agli aiuti previsti dal decreto economico a sostegno dell’economia, approvato dal governo italiano l’8 aprile. Il provvedimento prevede la copertura per capitali e prestiti concessi dalle banche a imprese con la finalità di garantire il fabbisogno di investimenti e il proseguimento delle loro attività per un totale di 200 miliardi.