"Abbiamo chiesto e ottenuto una cabina di regia che consenta un coordinamento più stretto tra governo, regioni e comuni, col coinvolgimento dei vertici dell'Anci, della conferenza delle Regioni e del Viminale, capace di prendere le decisioni più impegnative. Si costituirà il 6 maggio in un incontro convocato dal ministro Alfano".
I comuni hanno fatto molto, e faranno tutto il possibile, dice Fassino: "Siamo disponibili a fare la nostra parte, come l'abbiamo fatta in tutti questi mesi, ed il primo segnale tangibile è nella decisione di aumentare a 40mila posti dei numeri di accoglienza nel sistema Sprar (Sistema di protezione dei migranti gestito dalle amministrazioni locali, ndr). Serve però più coordinamento gestionale tra comuni e prefetture".
I problemi sono»
"L’impressione è che una parte del partito faccia fatica ad accettare la leadership di Renzi. Cosa incomprensibile, vista la sua vittoria alle primarie e poi il 40 per cento di voti superato dal Pd alle elezioni Europee". All'indomani del voto di fiducia sulla legge elettorale, con 38 "ribelli" del Pd che non hanno partecipato, il sindaco di Torino e segretario dei Ds dal 2001 al 2007
Piero Fassino commenta così l'esito della votazione. E sulle richiesta della minoranza dem che chiedeva di aumentare le scelte dei deputati tramite preferenze aggiunge
intervistato dal Corriere della Sera: "Questo è in contraddizione con molte battaglie del centrosinistra, che da tempo considera le preferenze permeabili a clientele e a corruzione. Inoltre, la nuova legge elettorale è stata modificata in questi mesi su input della minoranza pd: premio di maggioranza al 40 anziché al 37 per cento, soglia minima per i partiti non coalizzati dall’8 al 3 per cento".
Quindi, è il ragionamento»