Il piano dei Comuni per accogliere i migranti
Piero Fassino presenta il piano dei Comuni per l'accoglienza dei migranti - intervista a Il Giorno (file PDF).
"Abbiamo chiesto e ottenuto una cabina di regia che consenta un coordinamento più stretto tra governo, regioni e comuni, col coinvolgimento dei vertici dell'Anci, della conferenza delle Regioni e del Viminale, capace di prendere le decisioni più impegnative. Si costituirà il 6 maggio in un incontro convocato dal ministro Alfano".
I comuni hanno fatto molto, e faranno tutto il possibile, dice Fassino: "Siamo disponibili a fare la nostra parte, come l'abbiamo fatta in tutti questi mesi, ed il primo segnale tangibile è nella decisione di aumentare a 40mila posti dei numeri di accoglienza nel sistema Sprar (Sistema di protezione dei migranti gestito dalle amministrazioni locali, ndr). Serve però più coordinamento gestionale tra comuni e prefetture".
I problemi sono però tanti, e vanno affrontati subito e con chiarezza: "Ci sono due questioni che vanno affrontate - dice Fassino. La prima è che di fronte ad un afflusso così grande bisogna investire del problema tutto il territorio nazionale, tutte le regioni e tutti i comuni. Coinvolgendo gli 8000 comuni, ovviamente in proporzione alla loro dimensione, la capacità di accoglienza si amplia".
Inoltre secondo il sindaco di Torino "bisogna allargare il bacino di accoglienza, passando per uno smistamento organizzato e dunque allestendo in ogni Regione 'hub' di raccolta e smistamento. Qui - spiega - subentra la nostra richiesta di disporre di edifici di grande dimensioni, come le caserme dismesse", che "non saranno un luogo di residenza permanente, ma solo una stazione di passaggio che faciliti lo smistamento ai vari comuni".