Badanti: fine del far west
È stato approvata oggi all'unanimità dal Consiglio regionale la prima legge della Regione Lombardia sulle badanti. Da oggi l'assistenza familiare diventa un elemento della rete dei servizi alla persona, con la collaborazione di Comuni, del Terzo Settore e della Regione: “è la fine del far west”, commenta il relatore Carlo Borghetti, del Pd, che è anche primo firmatario della proposta.
Ecco che cosa cambia: La Regione promuoverà corsi di formazione per le badanti di 150/200 ore che rilasceranno l'Attestato di Competenza di Assistente Familiare, dando dignità e professionalità al loro lavoro, aprendo a nuove occasioni di lavoro anche per giovani italiani. Vengono istituiti gli Sportelli territoriali per l'Assistenza Familiare e creati i Registri territoriali degli Assistenti Familiari e saranno introdotti sostegni economici in favore delle famiglie.
Il patrocinio al Gay pride
Piena soddisfazione per la decisione dell’Ufficio di presidenza di concedere il patrocinio del Consiglio regionale al Gay pride del 27 giugno prossimo. Con questa scelta il Consiglio si affranca dalle politiche oscurantiste della giunta, che lo scorso gennaio aveva sostenuto un convegno unilaterale e di chiara ispirazione omofoba.
Il patrocinio al Gay pride nell’anno di Expo è tanto più importante in quanto la regione è crocevia del mondo e come tale ha il dovere di impegnarsi in prima linea per la promozione dei diritti civili. Nel cielo di Lombardia ora si intravede uno scorcio del cielo d’Irlanda.
A Fabrizio Cecchetti il cui voto è stato ancora una volta determinante, va tutta la mia stima e il mio sostegno. Ancora una volta ha saputo scegliere in piena libertà.
Pubblicità sessiste
Due chiappotte in bella mostra pubblicizzano la fiera “L’artigiano in Casteggio”.
L’Assessore al turismo della Provincia, una donna, prima dà il patrocinio dell’istituzione e poi annuncia che non parteciperà all’inaugurazione, dopo aver visto il manifesto che dichiara essere sessista.
Il sindaco a sua volta dichiara che se l’assessore non parteciperà ce ne faremo una ragione.
COSA C'ENTRA UN SEDEROTTO? La disfida dell’Oltrepo ha aspetti di stringente attualità.
Innanzitutto le chiappe. Cosa ha a che fare un sederotto poco avvolto da shorts di jeans con l’artigianato?
Diritti e doveri
“La stagione dei diritti si rivelerà effimera se in Italia non rinascerà il senso del dovere”. Così scriveva in una delle sue profonde riflessioni Aldo Moro alcuni mesi prima della sua barbara uccisione (9.5.78).
Certamente lo Statista pugliese voleva mettere in evidenza che ad ogni diritto individuale deve corrispondere un dovere sociale condiviso.
Purtroppo, nei decenni successivi, la classe politica non fu in grado di creare una armonia dei diritti con i doveri, pure individuali verso la società.
Così alcune categorie o corpi sociali ritengono che taluni diritti, a suo tempo acquisiti, non debbano mai essere confrontati con l’insieme della realtà economica e sociale; neppure di fronte alle incertezze occupazionali, e quindi pensionistiche dei figli nei decenni futuri.