Alzate la testa, abbiate coraggio
Insegnante, musicista, artista completo. Roberto Vecchioni è prima di tutto un uomo di profonda cultura, che si spende da sempre per difendere i valori più profondi della nostra civiltà, accompagnando giovani e non solo in un percorso di riflessione. Amante dell’arte e delle cose semplici, ha svelato anche un particolare amore per la cucina e per i piatti semplici e fatti in casa, a base di ingredienti naturali. Lo abbiamo incontrato in occasione del Convegno “Cibo per la mente” organizzato a Expo Milano 2015 da Coop per parlare di giovani, educazione e futuro dell’alimentazione.
Back to school
Articolo di Emilia De Biasi pubblicato da Lettera 43.
Eccoci qua, pronti a nuove avventure. La calda estate è terminata e anche Roma inizia ad accorgersene.
La Riforma è arrivata in Aula con la scia di polemiche e di incertezze, in un Senato riposato e preoccupato.
Gli aruspici pendolano fra prefigurazioni di voto anticipato e placido ottimismo per una mediazione che fa capolino a giorni alterni.
Il governo ostenta una forza tranquilla, data dalla certezza di avere i voti e dalla consapevolezza di avere di fronte minoranze al loro interno divise, compresa quella del Pd. Le minoranze dalla loro sbandierano numeri cospicui, ma ognuno fa il suo gioco.
Un dominus per il Dopo-Expo
"Nessuna cattedrale nel deserto, nessun'area abbandonata al proprio destino, nessuna speculazione. Al contrario: il dopo Expo costituirà una grande occasione per Milano, per la Città Metropolitana, per tutto il Paese. Come insieme - pubblico, privato, istituzioni e forze politiche diverse tra loro - siamo riusciti in questi anni a far tornare Milano la forza trainante del Paese, allo stesso modo, con la stessa determinazione e la stessa unità di intenti - anche con la stessa concretezza - saremo in grado di trasformare il lascito di un evento transitorio nel nucleo di partenza di uno sviluppo definitivo". Lo scrive il sindaco di Milano Giuliano Pisapia in una lettera al Corriere della Sera.
Accordo UE sull'immigrazione
Dopo sei mesi, e tre vertici europei straordinari, l'Europa sembra aver raggiunto un accordo sul complesso fenomeno migratorio. L'emergenza migranti, aggravata dai profughi Siriani in fuga dalla guerra, diventa finalmente una questione europea da condividere con una linea e strumenti comuni.
L'Italia, da subito in prima linea nel salvataggio in mare di migliaia di persone, quasi sola - fino ad oggi - nel tentativo di organizzare l'accoglienza vede ora il riconoscimento di un'esigenza fondamentale. O l'Europa è in grado di dare una risposta univoca - comune - strategica - con un'orizzonte ampio - oppure rischia di "naufragare" negli egoismi delle singole nazioni.