Riforma Costituzionale: le ragioni del sì
In questo periodo di ripresa dell'attività politica, dopo le ferie estive, mi sembra opportuno sottolineare i contenuti proposti dalla Riforma costituzionale.
Desidero sensibilizzare i circoli e gli attivisti del Sì a promuovere le buone ragioni di un cambiamento costituzionale che porterà benefici enormi a tutto il Paese. Vediamo di approfondire le ragioni del Sì.
Desidero sensibilizzare i circoli e gli attivisti del Sì a promuovere le buone ragioni di un cambiamento costituzionale che porterà benefici enormi a tutto il Paese. Vediamo di approfondire le ragioni del Sì.
Sì PER SUPERARE IL BICAMERALISMO PARITARIO - Finalmente l’Italia cesserà di essere l’unico paese europeo in cui il Parlamento è composto da due camere eguali, con gli stessi poteri e praticamente la stessa composizione.
Perché sì
Finalmente si sta chiarendo che la consultazione per cui andremo a votare non è un referendum sul Governo e non è neanche un referendum in cui si decide la legge elettorale.
La legge elettorale, infatti, c’è già e c’è anche la disponibilità a modificarla, come dimostra la mozione approvata in Parlamento di recente.
Resta, quindi, il voto sul merito della riforma costituzionale proposta e sono convinto che stando su questi argomenti si uscirà anche dalla logica del voto pro o contro Renzi.
Italia decide su vent’anni di futuro e di speranza
“Amatrice la ricostruiremo più bella, la ricostruiremo lì, non ci saranno new town”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi intervenendo al Teatro Metastasio di Prato per l’incontro a sostegno del Sì al prossimo Referendum costituzionale.
Il presidente del Consiglio ha ringraziato tutti coloro che si sono prodigati per salvare le persone finite sotto le macerie del terremoto e ha ribadito che entro la settimana prossima saranno rimosse le tendopoli. Ha poi aggiunto a proposito del piano Casa Italia e della ricostruzione post terremoto: “Si può litigare su tutto, dalle riforme alla legge elettorale al Jobs Act” ma “sul futuro dei nostri figli è possibile un patto nazionale tra tutte le forze politiche”.
Il bonus per l'edilizia sarà più ampio
"Staremo dentro i vincoli europei, ma dentro questi ci muoveremo per rilanciare la crescita in modo deciso". "Non sarà una manovra di galleggiamento, perché serve una scossa". Lo assicura il sottosegretario all'Economia Pierpaolo Baretta in un'intervista al Corriere della Sera, sottolineando che il bonus per l'edilizia sarà più ampio. "E' un momento difficile, non c'è dubbio. Siamo costretti a fare i conti con una riduzione delle stime sulla crescita, che dipende molto dal peggioramento del quadro internazionale, economico e politico. Mentre in Italia c'è poca fiducia, si fanno pochi investimenti, c'è un clima di attesa". "Dobbiamo favorire gli investimenti e premiare le imprese che li fanno. Per questo sarà confermato e rafforzato il superammortamento, la possibilità per le imprese di scontare fiscalmente le spese fatte per innovare gli impianti e alzare la qualità della produzione", spiega a proposito di Industria 4.0. "E' un piano di respiro ampio, che si accompagna alla riduzione dell'Ires, l' aliquota fiscale".